Afghanistan, 25 morti in un attentato suicida nella città di Gardez
Un attentato suicida vicino a una moschea sciita ha ucciso almeno 25 persone durante le preghiere del venerdì: ci sono anche 23 feriti
Un attentato suicida vicino a una moschea sciita ha ucciso almeno 25 persone durante le preghiere del venerdì nella zona orientale dell’Afghanistan, secondo quanto riferito dai funzionari della polizia e della sanità.
Ci sono anche 23 feriti.
Al momento nessun gruppo militante ha rivendicato la responsabilità dell’esplosione nella città di Gardez.
La polizia ha riferito che le forze dell’ordine stanno cercando di entrare nei locali della moschea per aiutare almeno nove persone ferite.
L’attacco alla moschea di oggi, 3 agosto, è solo l’ultimo di una lunga lista di attentati che stanno sconvolgendo il paese.
Il 31 luglio le forze di sicurezza afghane si sono scontrate con due uomini armati che hanno preso d’assalto un edificio governativo nella città di Jalalabad, in Afghanistan.
Dieci persone sono state prese in ostaggio durante l’assalto, durato 6 ore e conclusosi con la morte degli assalitori.
L’assedio al quartier generale del Dipartimento per i rifugiati e i rimpatri è iniziato dopo che un attentatore suicida si è fatto esplodere all’ingresso dell’edificio.
Nella stessa giornata, almeno undici persone sono morte e altre 31 sono rimaste ferite in un attentato avvenuto all’alba a Kabul, capitale dell’Afghanistan.
Un bus era esploso su una mina e tra le vittime si sono registrate anche donne e bambini.
Muhibullah Muhib, portavoce della polizia della provincia di Farah, ha detto che “c’era una mina piazzata dai Taliban e per attaccare le forze di sicurezza, ma è stata toccata da un autobus passeggeri”.
L’esplosione è avvenuta intorno alle 4.30 ora locale (le 2 di notte in Italia).
Il 26 luglio, invece, almeno 5 persone sono morte e altre 6 sono rimaste ferite in un attentato suicida che nella prima mattina ha colpito un convoglio di agenti dell’intelligence dell’Afghanistan, nella parte ovest di Kabul.
Quattro delle vittime erano membri della Direzione nazionale della sicurezza, il servizio di intelligence afghano. Due dei morti e alcuni dei feriti sono civili.
Secondo quanto riferito dalle Nazioni Unite, il numero di civili morti nel conflitto che ancora sconvolge l’Afghanistan ha raggiunto un livello record nei primi sei mesi del 2018.
Da gennaio sono stati registrati 1.692 morti nel paese, molti dei quali causati da attacchi militari e suicidi.