L’aereo Ita non risponde al centro radar: allarme nei cieli della Francia
L’aereo Ita non risponde al centro radar: allarme nei cieli della Francia
Nella notte dello scorso 30 aprile, il volo 609 di Ita Airways – partito da New York alle 16,37 ora locale e diretto a Roma Fiumicino – non ha risposto ad alcune chiamate del centro radar di Marsiglia mentre sorvolava il cielo francese. A riportare la notizia è stata oggi, 28 maggio 2022, La Repubblica. La mancata risposta dei piloti ha allarmato le autorità francesi dato che i piloti – è successo in passato – non rispondono ai centri radar quando sono ostaggio di terroristi e dirottatori. La Francia ha quindi allertato due suoi caccia militari che avrebbero dovuto affiancare l’aereo di Ita per scrutare nella cabina di pilotaggio.
In realtà sull’Airbus A330 di Ita Airways non stava succedendo niente di drammatico. La compagnia aerea italiana, che ha condotto una indagine sui fatti, ipotizza che sia il primo ufficiale sia il comandante (i due piloti) si siano addormentati per alcuni minuti. Ora il primo ufficiale del volo di Ita si è legittimamente appisolato in base a un protocollo chiamato controlled rest. Questo protocollo stabilisce che un pilota può addormentarsi a un orario concordato se il collega invece è sveglio. Per essere sicuri che almeno un pilota sia sveglio intanto che l’altro dorme le assistenti o gli assistenti di volo, ogni pochi minuti, devono chiamare il pilota al comando via citofono per verificare che non abbia preso sonno. Nella sua indagine interna, che è seguita ai fatti, Ita Airways ha chiesto al comandante se avesse invitato le assistenti di volo a non citofonare troppo spesso per non svegliare il primo ufficiale che dormiva, come da programma. Soprattutto Ita ha chiesto al comandante se fosse stato vittima di un improvviso colpo di sonno. Il comandante ha negato ogni addebito e ha sostenuto di essere rimasto sempre vigile e di non aver risposto ai centri radar francesi a causa di un’avaria a bordo nei sistemi di comunicazione.
Il chiarimento di Ita
La compagnia aerea è stata interpellata da La Repubblica sulla vicenda: “Abbiamo portato a conclusione una procedura di investigazione interna. L’indagine interna aveva lo scopo di appurare gli accadimenti relativi alla momentanea perdita di comunicazione radio fra la cabina di pilotaggio e gli uffici predisposti al controllo del traffico aereo, in particolare durante il sorvolo dello spazio aereo francese”.
“L’indagine ha portato all’individuazione di un comportamento non conforme alle procedure in vigore da parte del comandante sia durante il volo che una volta atterrato”. Ita parla, dunque, “di una condotta professionale non coerente alle norme comportamentali e lavorative dettate dalla compagnia che il personale è tenuto a seguire in modo rigoroso, e soprattutto di forti incongruenze tra le dichiarazioni rese dal comandante e l’esito delle investigazioni interne”.
“Alla luce di ciò, la compagnia ha adottato un provvedimento disciplinare che ha portato all’immediato licenziamento della risorsa dall’organico di Ita, venendo a mancare il rapporto fiduciario in ambito lavorativo”. Il comandante, dunque, è stato licenziato e dovrà rivolgersi ora a un legale e al giudice per vedere riconosciute, nel caso, le sue ragioni. Sarà l’eventuale sentenza del giudice a ricostruire tutti i fatti e i comportamenti in modo definitivo.
Infine Ita ha precisato che “la sicurezza del volo è sempre stata garantita secondo i più alti standard previsti dalla regolamentazione aeronautica. Sono state attentamente rispettate le norme e tutte le procedure di sicurezza con i criteri più elevati e con l’ausilio dell’elevata tecnologia di bordo, come da prassi. E’ stato assicurato dunque il massimo livello di sicurezza ai passeggeri”.