Aereo caduto in Iran, la premonizione di una passeggera: “Dimmi che andrà tutto bene”
Una delle 176 passeggere a bordo del velivolo della Ukraine Airlines che si è schiantato vicino Teheran avrebbe avuto un cattivo presagio: a raccontarlo è il marito che ha sentito la donna 20 minuti prima che l'aereo decollasse
Aereo caduto in Iran, la premonizione di una passeggera: “Dimmi che andrà tutto bene”
Tra le tante storie inerenti alla vicenda dell’aereo caduto in Iran, c’è anche quella di Sheyda Shadkhoo, una passeggera che ha avuto una premonizione.
Sheyda, infatti, ha telefonato al marito 20 minuti prima che il Boeing 737 della Ukraine Airlines decollasse per chiedergli rassicurazioni sul viaggio e non solo.
“Dimmi che tutto andrà bene” avrebbe detto la donna al marito.
A raccontare la vicenda è stato lo stesso coniuge, Hassan Shadkhoo, dal quale la donna stava tornando.
Sheyda, infatti, si trovava in Iran per una visita alla mamma e alla sue sorelle, ma stava rientrando in Canada dove si era trasferita insieme al marito con il quale era sposata da circa 10 anni.
“Le ho parlato 20 minuti prima che l’aereo decollasse” sono state le parole di Hassan.
“Era preoccupata per le tensioni tra Teheran e gli Stati Uniti dopo che il presidente Donald Trump aveva ordinato l’uccisione del generale Soleimani. Voleva che la assicurassi che non ci sarebbe stata una guerra. Le ho detto di non preoccuparsi che non sarebbe successo nulla”.
“Ha detto ok – continua ancora Hassan – poi le hanno detto di spegnere il telefono perché l’aereo stava per partire e questa è stata l’ultima volta che l’ho sentita”.
Il marito della donna, morta nello schianto insieme ad altri 175 passeggeri, ha poi raccontato un altro dettaglio inquietante.
Prima di spegnere il cellulare, Sheyda ha pubblicato sul suo profilo Instagram un selfie, accompagnato da una poesia.
“Lo sapeva. Guarda il suo viso, guarda la poesia che ha scritto” ha dichiarato Hassan mentre mostrava la foto di sua moglie alle telecamere.
La poesia che Sheyda ha pubblicato insieme alla sua foto recita: “Me ne vado ma quello che c’è dietro di me mi preoccupa. Dietro di me, dietro di me. Ho paura delle persone dietro di me”.