Boeing 737 abbattuto, scattano i primi arresti in Iran
Aggiornamento 14 gennaio
ore 10.00 Primi arresti per il Boeing abbattuto – “L’Iran ha avviato un’indagane a tutto campo sull’aereo ucraino abbattuto” e “alcune persone sono state arrestate in merito nelle ultime 72 ore”. Lo ha detto il portavoce della magistratura di Teheran, Gholamhossein Esmaili.
ore 8.30 Rohani, ‘punire’ tutti i responsabili – L’Iran deve “punire” tutti i responsabili dell’aereo ucraino abbattuto: lo ha detto il presidente iraniano Hassan Rohani.
Aggiornamento 13 gennaio
ore 11.00 L’Iran nega tentativo di insabbiare abbattimento Boeing – “In questi giorni penosi, molte critiche sono state rivolte alle autorità. Alcuni responsabili sono anche stati accusati di menzogne e tentativi di insabbiamento della vicenda” dell’abbattimento dell’aereo ucraino, “ma in tutta onestà non è stato così”. Lo ha detto alla tv di stato il portavoce del governo iraniano, Ali Rabiei, promettendo che il caso verrà affrontato con “trasparenza fino in fondo”.
Aggiornamento 11 gennaio
ore 19.46 – Trudeau sente Rohani: “Fare piena luce su disastro aereo” – Il premier canadese Justin Trudeau ha chiesto al presidente iraniano Hassan Rohani di fare “piena chiarezza” sulla “orribile tragedia” dell’aereo ucraino abbattuto per errore da un missile iraniano, con molte vittime canadesi. “Stamane ho parlato con Rohani e gli ho detto che l’ammissione dell’Iran è stata un passo importante nei riguardi delle famiglie delle vittime, ma ho sottolineato che vanno prese altre misure”, ha reso noto Trudeau, aggiungendo che un team di investigatori canadesi sarà a Teheran nelle prossime ore.
ore 16.50 – Studenti in piazza a Teheran, “morte a bugiardi” – Migliaia di giovani si sono radunati davanti alle due università di AmirKabir e di Sharif, a Teheran, per manifestare la rabbia e lo sdegno nei confronti della leadership politica, dopo l’ammissione di responsabilità – seppure involontaria – iraniana nell’abbattimento dell’aereo passeggeri ucraino.Tra gli slogan scanditi “Morte ai bugiardi”, “Non sacrifichiamo vite per venerare un leader assassino”.
ore 12.30 – La responsabilità di un soldato – Un soldato ha agito in maniera indipendente, sparando senza averne avuto ordine, a causa di un intoppo nelle comunicazioni. Lo ha riferito il generale iraniano della forza aerea delle Guardie della rivoluzione, Amirali Hajizadeh.
ore 12.oo – Generale iraniano si assume la responsabilità – “Mi prendo la responsabilità per l’abbattimento dell’aereo ucraino e accetto qualsiasi decisione che le autorità prenderanno a riguardo”. Lo ha detto il generale iraniano della forza aerea delle Guardie della rivoluzione, Amirali Hajizadeh, citato da Farsnews.
ore 11.00 – Khamenei ordina di dire la verità sull’incidente – È stata la Guida suprema iraniana Ali Khamenei a ordinare che venisse resa nota la verità sull’aereo ucraino caduto in Iran. Lo riporta l’agenzia di stampa iraniana Fars, secondo la quale, “appena il leader supremo è stato informato del catastrofico errore”, lo scambio cioè del Boeing per un aereo nemico, ha ordinato che il risultato delle indagini “fosse reso noto in modo esplicito e onesto”.
ore 8.00 – Trudeau: “Giustizia per le vittime” – Il primo ministro del Canada, Justin Trudeau, ha chiesto che dopo l’ammissione da parte dell’Iran dell’abbattimento per errore del volo di linea ucraino, Teheran usi “trasparenza e giustizia” per le vittime, giunga a una conclusione e stabilisca le precise responsabilità. Trudeau ricorda che si tratta di una “tragedia nazionale” per il Canada – 63 delle vittime erano canadesi, molti con doppia nazionalità iraniana – e che tutto il Paese “piange unito”, fa sapere una nota dell’ufficio del primo ministro
ore 7.00 – Iran ammette: “Errore umano” – L’Iran ammette di aver abbattuto l’aereo ucraino, per un errore umano: l’antiaerea lo avrebbe scambiato per un velivolo nemico. Rohani assicura che i responsabili saranno presto processati. Zarif punta il dito contro la “crisi causata dall’avventurismo statunitense”. Scusandosi e porgendo le condoglianze alle famiglie delle vittime dell’aereo ucraino, il Quartier generale delle Forze armate iraniane afferma in un comunicato che metterà in atto “riforme essenziali nei processi operativi per evitare simili errori in futuro” e che perseguirà legalmente “coloro che hanno commesso l’errore”. Gli Usa intanto annunciano nuove sanzioni contro l’Iran per l’attacco missilistico alle basi in Iraq. Oman: morto il sultano Qabus, per 50 anni al potere. (qui la notizia completa)
Cosa è successo il 10 gennaio
ore 21.00 – Aereo Iran, moglie pilota. “Lo supplicai di non volare” – La moglie del pilota che era ai comandi del volo ucraino, Volodymyr Gaponenko, precipitato mercoledì all’alba poco dopo il decollo dell’aeroporto di Teheran, aveva supplicato il marito di non partire, vista l’escalation tra Usa e Iran in corso dopo l’uccisione del generale iraniano, Qassem Soleimani. “Ero molto preoccupata, l’ho supplicato di non partire, di non farlo”, ha raccontato Kateryna Gaponenko a Sky News. “Mi ha detto ‘chi piloterà l’aereo se non lo faccio io? Sono in turno, quindi devo volare'”, ha aggiunto la vedova.
ore 20.00 – Aerei limitati sul territorio iraniano – L’agenzia Ue per la sicurezza aerea (EASA) ha contattato le autorità nazionali dei 28 Paesi europei per estendere la raccomandazione di limitare i voli commerciali in alcune zone del Medio Oriente. Dopo una riunione degli esperti nel EU aviation security risk assessment group, l’EASA ha sconsigliato di scendere sotto i 25mila piedi sull’Iran oltre ad evitare di volare sull’Iraq, come già fatto due giorni fa. “La raccomandazione è fatta sulla base delle informazioni disponibili dopo i recenti eventi nella regione, compreso lo schianto del volo ucraino”, precisa una nota.
ore 18.00 – La Russia si schiera con l’Iran – Il vice ministro degli Esteri russo Serghiei Riabkov sostiene che al momento non ci siano i presupposti per accusare l’Iran del disastro aereo dell’8 gennaio a Teheran. Commentando le parole del premier canadese Justin Trudeau, Ryabkov ha detto di essere “sicuro che al momento non ci sono ragioni per dichiarazioni clamorose di questo tipo”. Secondo Ryabkov, “agli specialisti deve essere data la possibilità di analizzare la situazione e trarre delle conclusioni”, mentre “cominciare una sorta di gioco d’azzardo sarebbe quantomeno inappropriato”.
ore 17.30 – Ucraina ha avuto accesso alle scatole nere – Gli esperti ucraini hanno ottenuto l’accesso ai registratori di volo delle scatole nere dell’aereo che si è schiantato in Iran. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri, Vadym Prystaiko.
ore 16.30 – Le dichiarazioni della Nato – Il capo della Nato Jens Stoltenberg ha dichiarato di non avere motivo di dubitare delle notizie dalle capitali occidentali secondo cui è stato un missile iraniano ad abbattere l’aereo di linea ucraino a Teheran. “Non entrerò nei dettagli della nostra intelligence – ha detto – ma ciò che posso dire è che non abbiamo motivo di non credere ai rapporti che abbiamo visto da diverse capitali alleate della Nato”.
ore 14.30 – Nuova grana per Boeing – Alcuni documenti interni della società rivelano critiche e prese in giro alle autorità e non solo sul 737 Max, l’aereo ormai a terra da mesi dopo i due incidenti mortali. Il 737 Max è stato “progettato da clown e controllato da scimmie” si legge in una delle email trapelate, dalle quali emerge come i dipendenti di Boeing hanno convinto, anche ricorrendo ad alcuni trucchi, le compagnie aeree e le autorità che non fosse necessario nessun addestramento con simulatori per i piloti del velivolo.
ore 12.30 – “Gli Usa hanno fornito dati importanti sull’aereo caduto” – Gli Stati Uniti hanno fornito all’Ucraina “dati importanti” sul disastro aereo dei giorni scorsi in Iran. A dichiararlo è il ministro degli Esteri di Kiev: “Il presidente Zelensky ed io abbiamo incontrato rappresentanti americani”, ha scritto Vadym Prystaiko su Twitter – e abbiamo ricevuto dati importanti che saranno analizzati dai nostri esperti”.
ore 11.00 – Iran: “Certi che il Boeing ucraino non sia colpito da un missile, video non dimostra abbattimento” – “Una cosa è certa: questo aereo non è stato colpito da un missile”. Lo ha ribadito stamani in una conferenza stampa il presidente dell’Organizzazione per l’aviazione civile iraniana, Ali Abedzadeh, negando le accuse secondo cui il Boeing ucraino precipitato all’alba di mercoledì a Teheran sia stato abbattuto per errore da un razzo iraniano.
“Le informazioni delle scatole nere sono assolutamente cruciali” per le indagini e “qualsiasi dichiarazione resa prima che i dati siano estratti non rappresenta il parere di un esperto”, ha sostenuto Abedzadeh. “Abbiamo visto certi video. Confermiamo che l’aereo è stato in fiamme per un tempo che va da 60 a 70 secondi”, ma dire che “è stato colpito da qualcosa non può essere corretto sul piano scientifico”, ha aggiunto il rappresentante iraniano.
ore 10.30 – Iran invita esperti Boeing a partecipare alle indagini – L’Iran invita i tecnici della Boeing a partecipare alle indagini sull’aereo ucraino precipitato all’alba di mercoledì a Teheran, che secondo l’intelligence di diversi Paesi occidentali è stato abbattuto per errore da un missile iraniano. Lo ha annunciato il portavoce del governo di Teheran, Ali Rabiei. La Repubblica islamica aveva negato la consegna delle scatole nere alla Boeing e agli Usa.
“Secondo le norme internazionali, alle indagini possono partecipare i rappresentanti dell’agenzia dell’aviazione civile del Paese in cui è avvenuto l’incidente, l’agenzia dell’aviazione civile del Paese che ha emesso il certificato di volo, il proprietario della compagnia, il costruttore dell’aereo e quello del motore. Un delegato ucraino è già in Iran. Invitiamo la compagnia Boeing a inviare un suo rappresentante per partecipare al processo di analisi dei dati della scatola nera”, ha spiegato Rabiei in una nota. “Diamo il benvenuto alla partecipazione di tutti i Paesi che hanno perso propri cittadini nell’incidente”, ha aggiunto il portavoce di Teheran, definendo le accuse sul fatto che l’aereo sia stato colpito accidentalmente da un missile iraniano “fraudolente” e parlando di una “operazione psicologica del governo degli Stati Uniti e di quelli che consapevolmente o inconsapevolmente la sostengono”.
Aereo caduto in Iran, secondo il Pentagono è stato abbattuto
Il Pentagono e la sicurezza Irachena non escludono che il Boeing 737 ucraino precipitato il 7 gennaio in territorio iraniano causando la morte di 176 passeggeri sia “stato abbattuto da un missile anti-aereo”. Lo riporta il quotidiano statunitense Newsweek, che cita tre funzionari come fonti: uno del Pentagono, uno dell’intelligence Usa e l’ultimo dell’intelligence irachena.
Ma le autorità di Teheran smentiscono l’ipotesi missile, come si legge in una nota ufficiale del ministero dei Trasporti iraniano.
“L’aereo caduto in Iran è stato abbattuto”: Newsweek e Cbs parlano di “missile”
Il volo Ukraine International Airlines in rotta dall’aerodromo internazionale di Teheran Imam Khomeini all’aeroporto internazionale Boryspil di Kiev, ha smesso di trasmettere dati martedì 7 gennaio, pochi minuti dopo il decollo e non molto tempo dopo che l’Iran ha lanciato missili nelle basi militari che ospitano le forze statunitensi e alleate nelle vicine Iraq.
Si ritiene che l’aereo sia stato colpito da un sistema missilistico terra-aria Tor-M1 costruito in Russia, noto alla NATO come Gauntlet, da quanto i tre funzionari di Pentagono hanno riferito a Newsweek.
Dopo Newsweek, anche la Cbs accredita la tesi dell’abbattimento del Boeing ucraino a Teheran. In particolare, secondo le fonti citate dall’emittente Usa, l’intelligence americana avrebbe intercettato segnali di due missili lanciati dagli iraniani, probabilmente degli SA-15, seguiti poco dopo da un’esplosione. L’ipotesi è che l’aereo sia stato colpito involontariamente.
Il video del presunto missile
Il video verificato dal New York Times sembra mostrare un missile iraniano che colpisce un aereo sopra Parand, l’area in cui un aereo di linea ucraino ha smesso di trasmettere il suo segnale prima che si schiantasse mercoledì (qui la notizia completa).
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La smentita dell’Iran
Le autorità di Teheran però smentiscono questa ultima ricostruzione e affermano che “non hanno senso” le voci su missili iraniani come causa dello schianto, ieri, del volo della compagnia aerea ucraina Uia.
“Numerosi voli nazionali e internazionali volavano contemporaneamente nello spazio aereo iraniano alla stessa altezza e questa storia dell’attacco missilistico contro l’aereo non può assolutamente essere esatta”, riporta una nota del ministero dei Trasporti iraniano.
“Queste voci non hanno senso”, aggiunge il testo, in cui si cita Ali Abedzadeh, capo dell’Organizzazione per l’aviazione civile dell’Iran e viceministro dei Trasporti.
Le dichiarazioni del Pentagono
Due funzionari del Pentagono valutano che l’incidente sia stato accidentale. L’anti-aereo iraniano era probabilmente attivo in seguito all’attacco missilistico del paese, che è venuto in risposta all’uccisione degli Stati Uniti della scorsa settimana del comandante della Forza Quds della guardia rivoluzionaria, il generale generale Qassem Soleimani, hanno detto diverse fonti.
L’incidente è stato segnalato per la prima volta dai media semi-ufficiali iraniani, che hanno citato la Mezzaluna Rossa del paese per aver valutato che la causa iniziale sembrava essere un fallimento meccanico.
L’ambasciata ucraina a Teheran ha condiviso questa opinione in una dichiarazione, ma in seguito l’ha ritrattata, con Kiev che ha messo in guardia contro qualsiasi valutazione preliminare.
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Il commento di Trump
“Qualcuno potrebbe aver commesso un errore”: così il presidente americano Donald Trump ha commentato il disastro dell’aereo di linea ucraino precipitato a Teheran, dopo le indiscrezioni stampa che puntano il dito sul sistema antimissilistico di Teheran escludendo problemi tecnici del Boeing 737 precipitato.
“Ho un mio sospetto su quanto accaduto”, ha aggiunto il Tycoon.
Il commento di Trudeau
Il premier canadese Justin Trudeau ha detto che “secondo numerose fonti di intelligence” l’Iran ha abbattuto con un missile l’aereo ucraino, caduto ieri a Teheran. Tra le 176 vittime, 63 erano canadesi.
Le indagini
Mercoledì 8 gennaio sono iniziate le immagini di quelli che sembravano frammenti di un missile Tor M-1 che si diceva fosse stato trovato in un sobborgo a sud-ovest di Teheran. Il segretario del Consiglio di sicurezza ucraino Oleksiy Danylov ha dichiarato giovedì in una dichiarazione che il contatto con un sistema Tor M-1 era tra le potenziali cause della distruzione dell’aereo che il suo paese stava esaminando.
Molte le ipotesi che restano in campo: altri potenziali scenari riguardavano una collisione con un veicolo aereo senza pilota (UAV) o un altro oggetto volante, un malfunzionamento tecnico e un attacco terroristico.