L’adolescente saudita arrestato per aver scherzato in videochat con una ragazza statunitense
Abu Sin, di 19 anni, è stato arrestato a Riyadh per aver intrattenuto una serie di conversazioni in streaming con una ragazza californiana di 21 anni
Un adolescente saudita di 19 anni, noto in rete come Abu Sin, è stato arrestato e poi rilasciato a Riad, la capitale dell’Arabia Saudita, dopo aver
intrattenuto una serie di conversazioni video in streaming con una
ragazza californiana di 21 anni.
Un portavoce della polizia di Riad, il colonnello Fawaz al-Mayman, ha fatto sapere che l’adolescente, il cui vero nome non è noto, è
stato arrestato domenica 25 settembre per aver avuto “comportamenti non
etici” con una blogger americana di nome Christina Crockett sul sito di live streaming
YouNow.
“I suoi video hanno ricevuto molti commenti, in diversi dei quali si chiedeva che venisse punito per le sue azioni”, ha
detto al-Maymann, secondo quanto riportato dal quotidiano Saudi
Gazette.
Nonostante le notevoli barriere linguistiche tra i due ragazzi, dovute al
fatto che nessuno dei due fosse un grande conoscitore della lingua dell’altro,
i video in cui cercavano di comunicare via webcam hanno avuto grande
successo in rete, probabilmente proprio per questo motivo.
Qui sotto un esempio di queste conversazioni via webcam:
Per questi comportamenti, ritenuti non congruenti con le
leggi morali del paese, il ragazzo è stato arrestato e tenuto per dieci giorni in carcere, per poi essere rilasciato. È stato invitato a definirsi “pentito”, e a promettere di non utilizzare
più i social media per violare la “decenza pubblica”.
“Penso che sia terribile e non credo che se lo meriti”,
ha commentato la blogger americana, che ha dichiarato al Guardian di aver ricevuto degli insulti per aver “provocato” l’arresto del ragazzo, che si è svolto anch’esso in
diretta su YouNow, mentre il giovane stava parlando con un altro utente.
Di seguito, il commento pubblico della ragazza rispetto all’arresto di Abu Sin e il momento in cui l’adolescente è stato raggiunto dalle forze dell’ordine in diretta: