“Sono tortura le leggi che vietano l’aborto”: la denuncia dell’Onu
Aborto Onu tortura |Leggi anti aborto Stati Uniti | Missouri | Alabama | Georgia | Ohio | Legge aborto Louisiana | Iowa
Aborto Onu tortura – Una tortura, una violenza di genere. Non usa mezzi termini il vice alto commissario dell’Onu per i diritti umani Kate Gilmore parlando delle leggi statunitensi contro l’aborto.
Secondo la Gilmore questa politica proibizionista non limita sole le interruzioni di gravidanza ma mette a repentaglio la vita di molte donne che così sarebbero costrette a ricorrere a pratiche clandestine.
Inoltre, aggiunge il vice alto commissario dell’Onu per i diritti umani, queste nuove leggi anti-aborto sarebbero socialmente discriminanti: chi infatti può pagare un medico privato può comunque procedere a un’interruzione di gravidanza mentre le donne più povere non avranno le stesse garanzie.
Le parole della Gilmore trovano conferma nel report dell’Organizzazione mondiale della sanità: in Occidente muoiono 30 donne ogni 100mila che ricorrono a pratiche poco sicure; nei paesi più poveri, le vittime sono sette volte di più (220) e nell’Africa sub sahariana i decessi arrivano addirittura a quota 520 (diciassette volte tanto).
Leggi anti aborto Stati Uniti | Missouri | Alabama | Georgia | Ohio | Legge aborto Louisiana | Iowa
Gli Stati Uniti non hanno una legge sul diritto all’aborto. Ciascuno stato decide le proprie regole sui limiti entro i quali l’interruzione di gravidanza è consentita. A dare un’uniformità agli stati è la celebre sentenza della Corte Suprema Roe v. Wade del 1973 che sancì per la prima volta a livello federale la legalità dell’aborto.
La sentenza, passata alla storia, stabilì che esisteva il diritto all’aborto anche in assenza di problemi di salute della donna o del feto: veniva così sancita la tutela della libera scelta della donna.
Leggi anti aborto Stati Uniti | Missouri | Alabama | Georgia | Ohio | Legge aborto Louisiana | Iowa
La decisione venne presa con una maggioranza di 7 giudici a favore e 2 contrari. Ma oggi qualcosa sta cambiando. Il diritto all’aborto è sempre più messo in discussione negli Stati Uniti. L’ondata antiabortista non accenna a fermarsi. L’ultimo stato ad approvare il divieto di interruzione di gravidanza è l’Alabama.
La ragione di ciò, secondo molti, è da individuare nel clima politico post elezione di Donald Trump, che a sua volta ha nominato due nuovi giudici conservatori alla Corte Suprema. Gli stati hanno dunque iniziato a proporre leggi che mettono in discussione la storica sentenza Roe v. Wade per arrivare allo scontro diretto.
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