A Londra le autorità hanno scoperto 35 uomini che vivevano in una casa di tre stanze
Nel nord ovest di Londra le autorità stanno indagando sui proprietari di case in locazione che non rispettano le norme britanniche in materia di sicurezza
Le autorità britanniche hanno effettuato una perquisizione in un edificio nel nord ovest di Londra, dove hanno rinvenuto 35 uomini che vivevano in una casa di appena tre stanze, piene di materassi.
L’irruzione è avvenuta alle ore 6 del mattino di martedì 19 settembre nella località di Queensbury, sulla Winchester Avenue, nel borough di Brent. Gli uomini che abitavano nell’edificio sono tutti originari dell’est Europa.
Il consiglio municipale del borough di Brent ha fatto sapere che l’operazione ha preso il via dalla denuncia di alcuni vicini. All’arrivo delle autorità, la casa presentava decine di paia di scarpe accatastate l’una sull’altra, vestiti sparsi sui termosifoni, spazzatura in tutto il cortile e addirittura un materasso nel giardino sul retro.
Questo caso ha evidenziato i peggiori eccessi perpetrati dai proprietari di case in affitto nella capitale britannica, secondo il consigliere laburista del borough di Brent, Harbi Farah. “I proprietari di case guadagnano dallo sfruttamento delle persone che non posso permettersi un alloggio” ha detto Farah.
“Si tratta di una pratica vergognosa e questo ne è un esempio particolarmente sconvolgente”.
In una sola stanza della casa, le autorità hanno rinvenuto otto uomini che dormivano su una serie di materassi affiancati e poggiati per terra. Soltanto pochi giorni prima il consiglio municipale di Brent aveva approvato nuove misure contro chi viola le norme di sicurezza abitativa, inasprendo le multe fino a 30mila sterline, pari a oltre 40mila euro.
Le autorità stanno cercando di rintracciare il proprietario della casa di Queensbury. Il consiglio di Brent, nel solo mese di luglio, ha già perseguito oltre 100 proprietari di case che violavano la legge britannica sugli alloggi.
Il consiglio del borgo di Brent ha pubblicato su YouTube le immagini dell’irruzione: