Perché il 2018 è stato l’anno migliore di sempre
Guerre, catastrofi naturali, situazioni politiche disastrose, diritti calpestati, povertà. Nel 2018 nulla di tutto questo è mancato.
Eppure, per il mondo, l’anno che si conclude tra poche ore, è stato il migliore di sempre.
Nonostante sia difficile da credere, il 2018 è stato per molti versi l’anno migliore per ogni essere umano sulla Terra.
Ecco perché:
Ambiente
Una delle notizie peggiori di quest’anno è stata il rapporto Intergovernmental Panel on Climate Change di ottobre, che ha dimostrato che le emissioni di carbonio sono destinate ad aumentare nei prossimi mesi.
È necessario un forte abbassamento delle emissioni di gas serra per evitare catastrofici cambiamenti climatici, quindi il fatto che non abbiamo neanche iniziato a muoverci è più che preoccupante.
D’altra parte, però ci sono anche delle buone notizie. Ad esempio, nel 2016, per la prima volta, la quota di energia globale proveniente da fonti rinnovabili ha superato il 10 per cento.
Secondo l’Agenzia internazionale per l’energia, nel 2017 il mondo ha assorbito quasi il 25 per cento dell’elettricità da fonti rinnovabili, e tale numero dovrebbe salire al 30 per cento entro i prossimi anni. Si tratta di dati del 2016 e del 2017, ma pubblicati nel 2018.
Nuovi dati mostrano anche che, tra il 2016 e il 2017, circa 6,7 milioni di chilometri quadrati aggiuntivi (2,6 milioni di miglia quadrate) degli oceani del mondo sono stati posti sotto tutela ambientale.
Ciò significa che più paesi si stanno muovendo nella direzione della tutela degli oceani, che è fondamentale nella lotta per l’ambiente.
Per quanto riguarda le specie in via di estinzione, nel 2018 numerosi animali sono stati eliminati dalla lista, e si tratta di una notizia incoraggiante.
Povertà/reddito
Se si confronta la differenza tra la soglia di povertà globale, calcolata in 1,90 dollari al giorno dalla Banca Mondiale, e il guadagno medio di una persona, si noterà che la povertà globale è in diminuzione.
Un’altra cosa da considerare è la qualità della vita. L’elettricità è essenziale per la salute, l’istruzione e la soddisfazione generale. Secondo i dati rilasciati quest’anno, l’87 per cento delle persone in tutto il mondo ha avuto accesso all’elettricità.
I tassi di alfabetizzazione scolastica sono in costante aumento da decenni. Dal 2015 al 2016, l’ultimo anno di cui sono disponibili le statistiche, ci sono stati 11,5 milioni di persone alfabetizzate in più.
Salute pubblica
Si tratta di uno degli ambiti con il miglioramento più “invisibile” ma più consistente.
Gli indicatori essenziali della salute pubblica globale, come i tassi di mortalità infantile, la mortalità materna, l’arresto della crescita infantile e le gravidanze adolescenziali sono in costante diminuzione, in maniera drastica.
Un altro buon indicatore del miglioramento della salute globale è rappresentato dalle percentuali di malattie infettive curabili, come la tubercolosi e la malaria, che stanno diminuendo in tutto il mondo.
Diritti civili
Un’altra tendenza positiva del 2018 è certamente rappresentata dalla diminuzione del gap di genere. Specialmente nei paesi più ricchi il divario di genere globale nell’istruzione continua a chiudersi.
I nuovi dati pubblicati quest’anno mostrano che nel 2016 c’erano 99,7 ragazze iscritte alla scuola primaria e secondaria ogni 100 ragazzi. Nel 1986 quel numero era 85,1.
Tutto sommato si tratta di miglioramenti incrementali piccoli, ma se si considerano le dimensioni della popolazione globale, l’impatto è enorme.
Le elezioni americane del 2018 hanno rappresentato un enorme passo avanti nella parità di genere: 121 deputate sono entrate nel Congresso, rappresentando poco meno del 23 per cento dei membri totali.
La tendenza globale va nella stessa direzione. Dal 2016 al 2017 i seggi parlamentari appartenenti a donne sono saliti dal 23 al 24 per cento.
C’è ancora molto da fare per l’uguaglianza delle donne, ma la tendenza rispetto al passato è incoraggiante.
Per quanto riguarda i diritti Lgbtq, si assiste a un miglioramento globale. Sempre più paesi hanno legalizzato il matrimonio omosessuale.
Nel 2018 30 paesi hanno stabilito che le leggi che vietano il matrimonio tra persone dello stesso sesso sono incostituzionali.