Nuovi arresti di migranti entrati illegalmente in Ungheria
Dopo l'entrata in vigore della legge sull'immigrazione, salgono a 174 i fermi in una giornata
Dopo l’entrata in vigore della nuova legge sull’immigrazione in Ungheria, sale a 174 il numero delle persone arrestate perché entrate illegalmente nel territorio. Da mezzanotte, infatti, il governo ha reso legale l’incarcerazione dei migranti che varcano i confini ungheresi senza rispettare il trattato di Dublino, ovvero senza registrarsi per presentare domanda di asilo nel Paese.
Il ministro degli Esteri serbo Ivica Dačić ha risposto alla decisione ungherese di rimandare in Serbia i profughi a cui l’Ungheria rifiuterà l’asilo, lanciando un allarme all’Unione Europea e dichiarando che il Paese non è pronto a diventare il “centro degli arrivi” dei richiedenti. Dačić ha sottolineato come la Serbia non sia preparata ad affrontare da sola un’emergenza di questa portata e ha chiesto l’intervento dell’Ue per risolvere il problema con un piano ben strutturato.
Intanto l’Ungheria annuncia di voler allungare il muro di 175km di filo spinato che la separa dalla Serbia, fino al confine con la Romania, per ridurre ulteriormente il flusso di ingressi illegali nel territorio.
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