Cosa ha fatto Donald Trump nei primi 100 giorni di presidenza
Tra promesse mantenute e cambi di strategia, ecco tutto quello che c'è da sapere sui primi mesi di presidenza del tycoon statunitense
Sono trascorsi quasi cento giorni da quando, il 20 gennaio 2017, Donald Trump è diventato ufficialmente 45esimo presidente degli Stati Uniti. Dal suo insediamento Donald Trump ha firmato decine di provvedimenti, inclusi 25 ordini esecutivi, 24 memorandum e 20 proclami. Questi hanno inciso su tematiche cruciali negli Stati Uniti, come economia e immigrazione.
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Trump ha dichiarato che ai suoi primi 100 giorni di presidenza darebbe una “A”, il massimo dei voti. I sondaggi però lo classificano come il presidente meno popolare della storia americana. Ma cosa è cambiato in sostanza in questi primi mesi di presidenza? Quali promesse ha mantenuto il tycoon arrivato alla Casa Bianca?
Politica estera – Da quando Trump è arrivato alla Casa Bianca la politica internazionale ha assistito a un intensificarsi delle tensioni in Asia, sia per la questione di Taiwan (a causa della quale ha rischiato una crisi diplomatica con la Cina), sia per le frequenti minacce di conflitto con la Corea del Nord.
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Anche le relazioni con la Russia, che sembravano ottime durante la campagna elettorale, si sono complicate dopo l’attacco chimico nella provincia di Idlib, in Siria, per il quale è stato accusato il governo siriano, sostenuto da Mosca. Dopo l’attacco il presidente ha ordinato raid missilistici in Siria.
Pochi giorni fa, inoltre, gli Stati Uniti hanno lanciato per la prima volta un’arma conosciuta come la “madre di tutte le bombe” (Moab) in Afghanistan, puntando a colpire i miliziani dell’Isis. Anche questa decisione manifesta ancora una volta la volontà di Washington di essere attore primario nella crisi mediorientale.
Anche sul fronte dei trattati internazionali Trump ha mantenuto la linea della sua campagna elettorale. Già nei primi giorni del suo mandato ha infatti ritirato gli Usa dal Ttp (Trattato commerciale transpacifico).
Immigrazione – alla fine di gennaio, pochi giorni dopo il suo insediamento Trump ha adottato il controverso provvedimento chiamato Muslim Ban, che poneva limitazioni al programma di accoglienza per rifugiati negli Stati Uniti e vietava l’ingresso nel paese ai cittadini di sette paesi a maggioranza musulmana. Il provvedimento, bloccato dai giudici, è stato in sostanza ripristinato con un nuovo ordine esecutivo ai primi di marzo. Anche in questo caso si è aperta una controversia davanti ai tribunali.
L’amministrazione Trump ha inoltre avviato il processo per la revisione dei visti per stranieri, cosa che renderà probabilmente sempre più difficile anche per gli italiani laureati o specializzati lavorare negli Stati Uniti. Secondo i dati pubblicati dal Washington Post, gli arresti di immigrati irregolari sono aumentati del 32.6 per cento nei primi 45 giorni della presidenza Trump, mentre i fermi al confine sono calati.
Riforma sanitaria – Si tratta della sconfitta peggiore sul piano politico per il presidente. L’obiettivo di cancellare l’Obamacare era stato annunciato in campagna elettorale, ma la riforma di Trump che eliminava l’obbligatorietà dell’assicurazione sanitaria è poi stata ritirata dal Congresso. I parlamentare più conservatori, infatti, si sono rifiutati di dare il via libera.
Fisco – Trump ha annunciato di aver presentato il più grande taglio delle tasse della storia degli Stati Uniti. Tra le misure di riduzione delle tasse ci sono il taglio dal 35 al 15 per cento delle imposte sul reddito d’impresa, la riduzione da sette a tre delle fasce di reddito e la cancellazione della tassa sulla successione.
Corte Suprema – il successo principale di Trump nel settore giudiziario è la nomina di Neil Gorsuch alla Corte Suprema. L’ostacolo per la nomina di Gorsuch è stato rimosso la discussa “votazione nucleare”, con la quale il Congresso ha cambiato le regole del gioco.
Muro con il Messico – nella sua campagna elettorale, Trump ha fatto della costruzione del muro con il Messico un tema centrale. Nei primi giorni alla guida degli Usa Trump si è scontrato con il presidente messicano Enrique Peña Nieto che si è rifiutato di pagarne il completamento. Poi l’amministrazione Trump ha avanzato la proposta di finanziare il muro attraverso l’aumento dei dazi: una possibilità scartata perché si sarebbe abbattuta sui consumatori. In seguito, Trump ha pensato di inserire il finanziamento per il muro nella legge di bilancio (si tratta di circa 21,6 miliardi). Anche stavolta il Congresso ha rifiutato.
I primi 100 giorni di presidenza Trump in numeri
Numero di tweet (@realDonaldTrump & @POTUS): 981
Metri di muro col Messico costruiti: 0
Numero di dimissioni nell’amministrazione: 1
Notti trascorse alla Casa Bianca: 79/98
Provvedimenti di Obama eliminati: 9
Persone, paesi e oggetti recentemente insultati: I democratici, i giudici, il Canada.
(Fonte: The Guardian)
I primi 100 giorni di presidenza Trump sui media internazionali
Il quotidiano statunitense Usa Today ha raccontato sul suo sito i primi 100 giorni di presidenza Trump con un calendario in cui ogni giorno c’è una foto del presidente, accompagnata da una notizia.
Qui il calendario dei primi cento giorni di Trump sul sito di Usa Today. L’articolo continua dopo la foto.
Il canale televisivo statunitense Fox News ha invece mostrato i momenti migliori e quelli peggiori della presidenza Trump fino a questo momento secondo i cittadini statunitensi. In base al sondaggio tra i momenti migliori c’è l’annuncio degli attacchi aerei in Siria. Tra quelli peggiori invece una dichiarazione di Trump sul sistema sanitario (“Chi avrebbe detto che il sistema sanitario fosse così complicato?”).
Il New York Times ha fatto il punto delle promesse rispettate e di quelle non rispettate dal presidente. Mentre il sito Buzzfeed ha elencato 100 bugie e dichiarazioni false di Trump per i primi 100 giorni di presidenza.
Il quotidiano britannico The Guardian ha paragonato i primi mesi di presidenza Trump a quelli di altri ultimi cinque presidenti Usa: Ronald Reagan, George Bush (padre), Bill Clinton, George W. Bush e Barack Obama. Ha inoltre raccolto le opinioni dell’elettorato di Trump dopo i primi cento giorni di presidenza.
Il quotidiano The Wall Street Journal ha creato una timeline ricca di analisi con tutte le mosse di Donald Trump da quando si è insediato alla Casa Bianca.
Il network britannico Bbc ha realizzato un video in cui mostra cinque modi in cui il nuovo presidente Usa ha cambiato gli Stati Uniti e un articolo in cui mostra – dalla tensione con la Corea del Nord all’accordo sul nucleare con l’Iran – sette modi in cui il mondo è cambiato da quando Trump è alla Casa Bianca.
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