L’ad di Webuild Salini: “Risultati soddisfano, previsioni triennio confermate”
L’amministratore delegato di Webuild, Pietro Salini, esprime grande soddisfazione riguardo ai risultati finanziari del gruppo. Egli afferma: “Siamo estremamente contenti dei risultati ottenuti nei primi sei mesi e per l’intero anno 2023, il che ci permette di rimanere ottimisti e di confermare le previsioni per i prossimi tre anni. Credo che le prestazioni debbano essere valutate non solo in termini di crescita, ma soprattutto in termini di solidità e continuità nel medio-lungo periodo”, ha dichiarato il dirigente.
“Tra il 2021 e oggi, il Gruppo ha acquisito nuovi ordini per un valore di 45 miliardi di euro. Questo ha portato il nostro portafoglio ordini a raggiungere un livello record di 61 miliardi di euro, di cui la metà proviene da mercati esteri molto esigenti e competitivi, ma a basso rischio, come Australia, Stati Uniti ed Europa. Continuiamo a garantire prestazioni operative straordinarie, con la consegna di progetti iconici come la nuova tratta della metropolitana M4 a Milano, da Linate a San Babila, il nuovo centro direzionale ENI, e il Ponte sul Danubio a Braila (Romania), che è il secondo ponte sospeso più lungo dell’Europa Continentale. Inoltre, siamo entusiasti di avviare altri progetti iconici, come la stazione Venezia a Roma della Metro C e i lavori della nuova Diga Foranea di Genova”, ha aggiunto Salini.
Nuovi ordini per 17,7 miliardi
Il Gruppo Webuild ha dimostrato una performance eccezionale anche dal punto di vista commerciale dall’inizio dell’anno, ottenendo nuovi ordini per un valore di 17,7 miliardi di euro, superando notevolmente la previsione iniziale di 10-10,5 miliardi per l’intero anno 2023. Questo dato è stato confermato da Webuild, che ha approvato la Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2023.
La società sottolinea che questo risultato evidenzia la solidità e la durabilità dei fattori chiave che guidano l’attuale epoca, tra cui la transizione climatica ed energetica, nonché la crescita della popolazione. Questi fattori, uniti alla qualità dell’offerta del Gruppo, hanno sostenuto un notevole livello di acquisizione di nuovi ordini negli ultimi tre anni.
Inoltre, buona parte dei nuovi ordini continua a provenire dall’estero, con particolare rilievo per mercati cruciali come l’Australia, dove il Gruppo ha di recente completato l’acquisizione della società australiana Clough, oltre agli Stati Uniti, l’Arabia Saudita e altri paesi europei.
In Italia, nei primi mesi dell’anno, si è verificata una significativa accelerazione delle gare per progetti infrastrutturali strategici, con Webuild che ha ottenuto aggiudicazioni per oltre 9 miliardi di euro. Questo dimostra la continua rilevanza e competitività del Gruppo anche sul territorio nazionale.
La società è soddisfatta dei risultati ottenuti fino a questo punto e sembra ben posizionata per affrontare il resto dell’anno 2023 con ottimismo e fiducia nel futuro.
+18% ricavi a 4,6 mld in I semestre
Il Consiglio di Amministrazione di Webuild ha dato il via libera all’approvazione della Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2023, presentando risultati finanziari eccezionali. I ricavi hanno registrato un notevole incremento del 18%, raggiungendo la cifra di 4,6 miliardi di euro, mentre l’EBITDA è cresciuto del 15%, arrivando a 289 milioni di euro. L’EBIT adjusted ha raggiunto 139 milioni di euro, e l’utile netto adjusted attribuibile al Gruppo è stato di 23 milioni.
Ciò che risalta particolarmente, come sottolineato da Webuild, è la straordinaria performance finanziaria, con una posizione finanziaria positiva (cassa netta) di 438 milioni di euro, rappresentando un notevole miglioramento rispetto al 30 giugno 2022, di oltre 835 milioni di euro.
Questi risultati finanziari segnano un periodo di crescita e solidità per Webuild, confermando l’efficienza e la capacità dell’azienda di affrontare sfide e opportunità con successo. Il Gruppo sembra avere una solida base finanziaria e si posiziona in modo favorevole per continuare a crescere e ottenere successi nel resto dell’anno e oltre.
Ponte Stretto, Salini: “Costo stimato tra 11 e 13 mld euro”
Secondo l’amministratore delegato di Webuild, Pietro Salini, durante la conference call di presentazione dei risultati finanziari della società al 30 giugno 2023, il progetto del Ponte sullo Stretto dovrebbe ottenere l’approvazione finale entro la metà del 2024, con l’avvio immediato dei lavori e la possibilità che l’opera sia completata in circa sette anni.
Salini ha dichiarato che l’infrastruttura potrebbe avere un costo stimato tra gli 11 e i 13 miliardi di euro. Ha inoltre evidenziato la “forte determinazione” del governo italiano nel portare a termine questo ambizioso progetto.
Queste notizie confermano l’impegno di Webuild e delle autorità italiane nella realizzazione del Ponte sullo Stretto, sottolineando l’importanza strategica e l’impatto significativo che avrà questa opera per la connettività e lo sviluppo infrastrutturale nel paese.