Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 17:52
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Economia

Veneto, in 4 mesi si licenziano in 66mila: si torna a parlare di “grandi dimissioni”

Immagine di copertina

Veneto, in 4 mesi si licenziano in 66mila: si torna a parlare di “grandi dimissioni”

Sono 66mila le persone che si sono licenziate negli ultimi quattro mesi in Veneto, il 50 percento in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Un dato che fa di nuovo parlare di “grandi dimissioni”, il fenomeno osservato negli Stati Uniti dopo il periodo più buio della pandemia, che ha visto una crescita senza precedenti delle dimissioni volontarie. Un’esigenza di maggiore flessibilità, tempo libero e condizioni di lavoro migliori, che ha spinto milioni di lavoratori oltreoceano a lasciare il proprio lavoro in cerca di opportunità più rosee. A renderla possibile, la ripresa accelerata dalla crisi del 2020 che ha portato il tasso di disoccupazione ai minimi dagli anni ’60.

Una situazione nettamente diversa da quella che sta attraversando l’Italia, dove il tasso di disoccupazione rilevato a marzo (8.4%) era ai livelli di aprile 2020. Nonostante le differenze, anche in Italia diversi osservatori hanno parlato di “grandi dimissioni”, spesso in riferimento alle nuove esigenze manifestate dai lavoratori dopo due anni di pandemia e ai cambiamenti che hanno prodotto nel mercato al lavoro.

Secondo gli ultimi dati di Veneto Lavoro, tra gennaio e aprile di quest’anno in Veneto si sono dimesse 66.300 persone, come detto il 50 percento in più rispetto ai primi quattro mesi del 2021. Al contempo è stato rilevato un rallentamento nel mercato del lavoro. Ad aprile infatti sono stati 13.700 i posti di lavoro in più, rispetto a 19mila rilevati nello stesso mese del 2019. Fino al mese precedente invece l’andamento dell’occupazione era simile a quello pre-pandemico. In totale sono 208.600 le assunzioni da inizio anno, in crescita del 68 percento rispetto all’anno scorso e quasi quattro volte il livello del 2020.

Secondo Tiziano Barone, direttore dell’ente che fa capo alla regione Veneto, il fenomeno è in parte da attribuire a una “maggiore attenzione alla conciliazione tra tempi di vita e di lavoro, soprattutto nei giovani”.

Ti potrebbe interessare
Economia / Donnarumma, AD di FS: “Puntiamo sulla coopetizione per affrontare le sfide della mobilità”
Economia / La rivoluzione mancata dell’IA e la prossima crisi finanziaria Usa
Economia / Non scommettiamo contro il dollaro
Ti potrebbe interessare
Economia / Donnarumma, AD di FS: “Puntiamo sulla coopetizione per affrontare le sfide della mobilità”
Economia / La rivoluzione mancata dell’IA e la prossima crisi finanziaria Usa
Economia / Non scommettiamo contro il dollaro
Economia / Dazi amari: perché la Trumpnomics rischia di scatenare una guerra commerciale e di impoverire gli americani
Economia / Ryanair rimborserà i consumatori per i costi extra del check-in
Economia / Record di Bitcoin: supera gli 87mila dollari grazie alla vittoria di Donald Trump
Economia / Trenitalia e FFS rinnovano la collaborazione per i collegamenti tra Italia e Svizzera
Economia / Msc, partono da Bari le crociere invernali verso il Mediterraneo Orientale
Economia / Ministero dell'Economia e Lufthansa litigano sul prezzo: la vendita di Ita rischia di saltare
Economia / Connessioni che contano: sfruttare il social trading per la crescita finanziaria