La vendetta di Putin: quali sono i prodotti italiani nel mirino russo
Dopo le sanzioni dell’Ue, Putin risponde coi fatti a chi è stato inserito nella lista dei “paesi ostili”. Il settore preso di mira è l’alimentare, anche uno dei più importanti per il nostro Paese. Si tratta di una mossa che replica quanto accaduto già nel 2014 quando l’embargo dello “zar” colpì un’ampia gamma di prodotti in risposta alla sanzioni decise dall’Unione Europea, dagli Usa ed altri Paesi per l’annessione della Crimea.
Anche questa volta è la Coldiretti a lanciare l’allarme in riferimento al decreto firmato dal presidente russo Vladimir Putin come reazione “rapida” e “ponderata” alle ultime sanzioni Ue per l’invasione dell’Ucraina che “sarà avvertita” spiega Mosca nelle aree più “sensibili per coloro a cui si rivolge” con una lista di Paesi per i quali saranno vietati i movimenti di export e import, di prodotti finiti e materie prime.
In pericolo per l’Italia ci sono le vendite degli elementi base della dieta mediterranea come vino, pasta e olio in Russia, che sono scampati all’embargo, ed hanno raggiunto lo scorso anno il valore di 670 milioni di euro con un aumento del 14% rispetto al 2020, secondo le proiezioni Coldiretti su dati Istat.