Tesla, gli azionisti approvano un compenso da 45 miliardi di dollari per Elon Musk
Gli azionisti di Tesla hanno approvato un maxi-compenso da 45 miliardi di dollari per l’amministratore delegato Elon Musk. Il via libera è arrivato ieri, giovedì 13 giugno, durante l’assemblea annuale di Tesla ad Austin, in Texas.
La proposta è passata nonostante l’opposizione di alcuni grandi investitori istituzionali. A contribuire all’esito favorevole del voto è stata la presidente di Tesla, Robyn Denholm, che in una lettera ha fatto notare agli azionisti che il la remunerazione – composta principalmente da un piano di assegnazione di azioni nel corso di in un decennio – serve “a mantenere l’attenzione di Elon e a motivarlo a concentrarsi sul raggiungimento di una crescita sorprendente” per l’azienda.
Il consiglio d’amministrazione aveva chiesto di esprimersi all’assemblea dopo che lo scorso gennaio un giudice del Delaware (dove ha sede Tesla) aveva annullato il pacchetto salariale di Musk approvato nel 2018, che concedeva al fondatore dell’azienda opzioni su azioni per un valore potenziale di decine di miliardi di dollari. Secondo la sentenza, la cifra del compenso era sproporzionata, contraria all’interesse degli investitori ed era stata autorizzata da un consiglio d’amministrazione succube dell’amministratore delegato.
Il cda aveva stabilito che Musk avrebbe avuto diritto a quel pacchetto miliardario se Tesla avesse raggiunto nell’arco di dieci anni una capitalizzazione da 650 miliardi di dollari. L’obiettivo è stato centrato già nel 2021, dando così accesso all’imprenditore visionario al mega-malloppo.
Tesla nel 2021 è arrivata a capitalizzare la cifra record di 1,2 miliardi di euro, ma nei successivi tre anni ha registrato un crollo verticale del valore delle azioni che l’ha portata, oggi, appena sopra i 500 miliardi.
All’assemblea degli azionisti, hanno votato contro la retribuzione a Musk il Fondo sovrano norvegese e il fondo pensione della California Calpers. L’approvazione da parte dei soci, peraltro, non è definitiva: sarà comunque sottoposta al giudice che l’aveva già bocciato e che sarà ora chiamato a certificare il risultato dell’assemblea in un senso o nell’altro.
Gli azionisti hanno anche approvato il trasferimento della sede legale dell’azienda dal Delaware al Texas e la rielezione di due membri del consiglio di amministrazione: Kimbal Musk, fratello di Musk, e James Murdoch, figlio del magnate dei media Rupert Murdoch.
LEGGI ANCHE: Le 500 persone più ricche del mondo: Jeff Bezos supera Elon Musk e torna primo. Sette italiani in classifica