La strada dolce della smart mobility
Colonnine di ricarica elettrica, parcheggi, trasporto pubblico, bici e monopattini in condivisione. A 34 anni dall’introduzione del telepedaggio sulle autostrade italiane, Telepass ha allargato il proprio raggio d’azione. Ora la parola d’ordine è sostenibilità
Dici «Telepass» e pensi subito al popolare sistema di telepedaggio salta-code in autostrada. Ormai da diversi anni, però, la società italiana del Gruppo Mundys ha allargato il proprio raggio d’azione e intrapreso un percorso evolutivo che l’ha portata a essere leader nel più vasto ambito della smart mobility, tra colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici, trasporto pubblico e mobilità in condivisione: un ecosistema che oggi conta complessivamente una trentina di servizi per una gestione ottimizzata degli spostamenti.
La parola d’ordine è “sostenibilità”, intesa non solo in senso ambientale, ma anche economico e sociale: un percorso che passa attraverso la promozione di soluzioni che migliorino l’ambiente e le comunità.
Si pensi ad esempio che tra gli obiettivi del Piano di Sostenibilità 2024-2030 di Telepass ci sono la riduzione dell’impatto ambientale associato agli spostamenti delle persone, l’incremento della soddisfazione dei propri clienti con soluzioni di mobilità costruite intorno alla persona e la sensibilizzazione in particolare dei più giovani a questi temi, anche tramite collaborazioni specifiche con istituzioni e organizzazioni no-profit.
La società si propone infatti di fungere da «abilitatore di una transizione verso una mobilità sempre più integrata e sostenibile in ambito urbano ed extraurbano».
Intorno alla persona
In questo processo, gioca ovviamente un gioco centrale anche lo “storico” servizio di telepedaggio, che – introdotto in Italia da Telepass nel 1990 – può essere considerato uno dei primi esempi di smart mobility. Il sistema di pagamento elettronico salta-code di Telepass permette infatti ai veicoli di inquinare meno, in quanto vengono evitati gli inquinanti “stop and go” di auto e mezzi pesanti per il ritiro e il pagamento del biglietto autostradale.
Un recente studio condotto dal Sustainability Lab dell’Università Ca’ Foscari Venezia ha calcolato che nel 2023 l’utilizzo di Telepass lungo le reti autostradali italiane ha generato un risparmio di oltre 72mila tonnellate di emissioni anidride carbonica, una quantità pari – per dare un’idea di grandezza – a quella prodotta da oltre 758.000 viaggi in auto da Roma a Milano, o da 10.845 viaggi intorno alla Terra, o ancora da 1.131 viaggi tra la Terra e la Luna.
Telepass – che aderisce a UN Global Compact, l’iniziativa volontaria delle Nazioni Unite che ha l’obiettivo di incoraggiare le imprese ad allineare le loro strategie e operazioni ai principi universali in materia di diritti umani, lavoro, ambiente e lotta alla corruzione, promuovendo un’economia mondiale sostenibile che garantisca benefici per il pianeta e le persone – si impegna a sviluppare e includere tra i propri servizi soluzioni di mobilità costruite intorno alla persona, volte a garantire affidabilità ed efficienza nel rispetto dell’ambiente e della società.
I servizi
È così tra il bouquet di servizi offerti dall’azienda per favorire una mobilità sostenibile e integrata, i clienti possono accedere tramite app alla rete di ricarica elettrica interoperabile più estesa d’Italia con oltre 38.200 punti di ricarica totali attivi su tutto il territorio nazionale. E in alcuni casi è possibile anche prenotare in anticipo la postazione di ricarica.
L’app consente anche di noleggiare un monopattino, una bicicletta o uno scooter o, addirittura, acquistare i biglietti per metro, tram e autobus o, ancora, quelli dei treni e dei pullman e pagare l’importo dovuto per il carburante direttamente online.
Inoltre, il dispositivo Telepass permette di accedere in maniera semplice ai parcheggi delle strutture convenzionate presso aeroporti, stazioni, ospedali, centri urbani e fiere, pagando automaticamente la sosta senza nemmeno scendere dal proprio mezzo. I parcheggi convenzionati sono il secondo servizio che l’azienda ha integrato nel 2010 e oggi l’offerta è la più capillare sul territorio nazionale con oltre 360 strutture in Italia e più di 700 tra Francia, Spagna e Portogallo.
Servizio analogo viene offerto per le strisce blu. Una volta parcheggiata l’auto, l’app di Telepass rileva la posizione: il cliente è chiamato solo a confermare la geolocalizzazione e impostare la durata della sosta. L’app lo avviserà quando la sosta sta per scadere e calcolerà direttamente l’importo complessivo che sarà successivamente addebitato. Inoltre, è possibile modificare il termine della sosta, anticipandolo o posticipandolo, anche a distanza, in modo da pagare l’effettiva durata della sosta ed evitare multe.
Telepass fa della sostenibilità una vera missione. Tra gli obiettivi al 2030 figurano l’incremento della capillarità dei servizi sul territorio nazionale, garantendo una presenza più diffusa nelle principali città italiane, e un ampliamento dell’ecosistema promuovendo così un nuovo modo di concepire la mobilità: consapevole, innovativa e green.