La tavola rotonda di Banca Ifis a Cortina 2021: “Accanto allo sport, per vincere insieme”
Banca Ifis, partner dei mondiali di sci alpino Cortina 2021, ha organizzato la tavola rotonda “Sport, Banche e imprese. Insieme per vincere“, svoltasi oggi a Casa Veneto presso l’Hotel de la Poste di Cortina d’Ampezzo, con la moderazione di Gianni Valenti, Vice Direttore Vicario de La Gazzetta dello Sport.
L’evento ha affrontato i temi legati al mondo dello sport, un settore certamente in crisi a causa della pandemia di Covid-19, ma anche capace di elaborare soluzioni creative e resilienti, come la stessa organizzazione di Cortina 2021 testimonia in maniera evidente.
Ernesto Fürstenberg Fassio, Vice Presidente di Banca Ifis, ha spiegato quanto sia importante per la banca di riferimento delle PMI italiane stare accanto alle imprese di questo settore, che veicolano valori condivisi dalla banca, e a un territorio nel quale Ifis e molto presente. Nonostante la congiuntura negativa, il 46% delle imprese della montagna ha mantenuto invariati gli investimenti in R&S, mentre il 20% li ha addirittura aumentati: “Il sistema deve mettere insieme aziende, istituzioni e noi del credito: Milano-Cortina 2026 è già oggi diventato un brand che viene valorizzato come mai prima”.
Carlo Fernandez, Operations Manager di Liski, ha declinato i temi dell’innovazione tecnologica facendo esempi molto pratici: dalla realizzazione di paletti per lo slalom in policarbonato all’adozione di strumenti digitali per gestire l’affollamento sulle piste, consentendo quindi agli sciatori di utilizzarle in piena sicurezza.
Alessandro Benetton, Presidente di Fondazione Cortina 2021, si è augurato che l’evento lasci una legacy sociale, ambientale ed economica non “solo” per il territorio, ma anche per le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026: “I mondiali di sci chiuderanno in pareggio e con standard di sicurezza e legalità di alto livello. Sono sicuro che questa traccia verrà seguita da chi verrà dopo di noi. Una sfida importante, ma della quale finora si è parlato poco, è che nel 2026 si svolgeranno le prime Olimpiadi organizzate da due città. Lavorare insieme è una grande occasione per mettere in mostra il Paese nella sua interezza, con la sua ricchezza di offerte”.
Carlo Boroli, Vice Presidente di Assosport, ha aggiunto: “Il gioco di squadra è importante anche nel rapporto con i mercati internazionali, anche perché abbiamo una tradizione che va oltre quella del Veneto. Fare sistema ci dà più forza contrattuale, ad esempio in occasione di fiere e grandi eventi, facendo economia di scala. Siamo brand italiani e come, diceva il Presidente Benetton, bisogna evitare scelte come quella che ha portato la Valtellina a promuoversi da sola a New York, presentandoci invece come sistema. Le Olimpiadi di Seul, con le grandi distanze tra i vari siti di gara, hanno dimostrato che è possibile connettere più territori”.
Nel corso dell’evento Banca Ifis ha presentato il suo Market Watch PMI, il quale fotografa un settore di eccellenza che ha saputo resistere alla crisi meglio di altri, mostrandosi più resiliente anche grazie a una maggiore specializzazione. Un settore composto da 550 imprese attive nei comparti della calzatura, dell’abbigliamento e delle attrezzature sportive, di cui 200 estremamente specializzate, concentrate nell’Italia centro-settentrionale, e in particolare nel Distretto di Asolo e Montebelluna, che generano un fatturato annuo di oltre 6 miliardi e impiegano circa 30 mila addetti, e si contraddistinguono per il forte impegno nella sostenibilità e nell’innovazione.
Oltre il 91% delle aziende censite all’interno della filiera dichiara, infatti, di adottare misure per la riduzione dell’impatto ambientale e oltre sei imprese su dieci hanno riprogettato i processi produttivi in base ai principi della circular economy con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale attraverso la re-immissione delle risorse nei cicli produttivi. All’interno di questo sottoinsieme il 46% degli intervistati punta allo “zero waste” e il 6% adotta i principi del “circular design” nella progettazione dei nuovi prodotti. Le aziende dello sport system di montagna utilizzano, inoltre, catene di fornitura corte che coinvolgono nell’88% dei casi aziende nazionali, di cui il 37% addirittura dello stesso territorio, riducendo così la logistica e abbattendo le emissioni in atmosfera.
Per i produttori della filiera risulta centrale il ruolo della ricerca e sviluppo: nel 2020 il 66% delle imprese ha mantenuto invariata o incrementato la quota destinata agli investimenti in ricerca e sviluppo e il 45% delle aziende ha adottato un modello di innovazione aperto e collaborativo, puntando principalmente sulla co-creazione (49%) e sulle partnership con altre imprese della filiera (30%).
Le aziende della filiera puntano su personalizzazione di prodotto (64%), adozione di modelli di servitization (56%) e adozione di tecnologie 4.0 che serviranno soprattutto a migliorare l’esperienza dei clienti. Tra le principali aree in cui verranno introdotte queste nuove tecnologie vi sono, infatti, l’e-commerce (61%), i nuovi prodotti o servizi (58%) e il dialogo con i clienti (56%). Gli investimenti tecnologici sono stati indirizzati al momento perlopiù verso sistemi di cybersecurity, big data & analytics, sistemi cloud e simulation.
Tra le eccellenze fotografate dallo studio, emerge il Distretto dello sport system di Asolo e Montebelluna che si contraddistingue per la sua vocazione internazionale (a livello mondiale, realizza il 25% dei pattini in linea, il 50% delle scarpe da montagna tecniche, il 65% dei doposcì e il 75% degli scarponi da sci) e per la sostenibilità. Le imprese del Distretto, infatti, investono più della media della filiera in progetti di sostenibilità ambientale, soprattutto nel riutilizzo dei materiali da riciclo, nel risparmio energetico e accorciando geograficamente la catena di fornitura.