Tampon tax, Manovra 2022: governo approva la riduzione dell’iva al 10% e non al 4%
L’iva sugli assorbenti scende dal 22% al 10%. La riduzione della tampon tax viene varata dal governo nella Manovra 2022 e inserita nella nota che segue l’approvazione del Dpb da parte del Consiglio dei ministri. Tra i provvedimenti, appunto, spicca “il taglio dal 22% al 10% dell’Iva su prodotti assorbenti per l’igiene femminile”.
La percezione è di un balzello extra perché per i beni di prima necessità, come molti prodotti alimentari, l’aliquota è fissata al 4% e per una altra ampia serie di prodotti sono previste aliquote agevolate al 5 e 10%. Da qui la richiesta avanzata a più riprese in sede parlamentare di una ritocco al ribasso, a cui però le Maggioranze di governo si sono sempre opposte, parlando di costi eccessivi per coprire la misura.
Dagli anni settanta gli assorbenti sono tassati al 22%, come qualunque altro bene di lusso, al pari di sigarette, tv, vino e perfino ostriche. Pochi mesi fa la Scozia è diventata il primo paese al mondo in cui si è scelto di fornire assorbenti gratuiti a chi ne ha più bisogno. Ci lavoravano dal 2016. Noi è dallo stesso anno che cerchiamo almeno di togliere la tassazione con il ddl che porta la firma di Pippo Civati. Peccato che nel frattempo Civati non sia più in Parlamento e che abbia di fatto cambiato mestiere, oggi fa l’editore.
Dopo Civati però cosa è successo? Nell’ultima legge di bilancio l’abolizione della tampon tax non è rientrata (negli anni c’è stata una piccola riduzione di tassazione per prodotti femminili più ecologici, ma poco cambia). Nel frattempo in Francia la tampon tax è stata ridotta dal 20% al 5,5%; in Belgio è passata dal 21% al 6%; in Germania è stata abbattuta dal 19% al 7%. In Inghilterra, dove una ricerca condotta da ‘Plan International UK’ ha spiegato che il 14% delle ragazze chiede assorbenti alle amiche perché troppo cari, è stata eliminata a gennaio.