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Home » Economia

Spread oggi 3 luglio | Il differenziale tra Btp e Bund in tempo reale

Immagine di copertina

Spread oggi 3 luglio 2019 | Spread tempo reale | Btp | Borsa 

Il differenziale tra Btp e Bund ha chiuso ieri a 223 punti base. Oggi, mercoledì 3 luglio 2019, lo spread in apertura si è mantenuto su un livello molto basso. Un segnale incoraggiante, se si considera che il differenziale tra rendimento dei titoli di Stato decennali italiani e l’omologo tedesco può essere considerato anche come indice della fiducia dei mercati rispetto alla tenuta dei nostri conti pubblici.

Ad inizio giornata lo Spread Btp/Bund era a 222 punti. Alle ore 9.30 poi a quota 218 (217 alle ore 9.40). Lunedì 1° luglio era già in calo a 231 punti contro i 243 della chiusura di venerdì 28 giugno.

I numeri indicano che continua la corsa a comprare Btp dopo la correzione ai conti pubblici decisa dal governo e in un clima di attesa per nuove misure da parte della Bce, spingendo lo spread a breve distanza dalla soglia psicologica di 200 e su nuovi minimi di un anno.

Forte pressione sui rendimenti a breve scadenza, con il Btp a due anni sceso sotto zero a -0,030%, mai così basso dal giugno 2018. L’Euro intanto in mattinata a 1,13 dollari, ai minimi da metà giugno.

Spread oggi 3 luglio 2019 | I valori dello spread del 3 luglio 2019

ore 17.00 – 202,4

ore 16.30 – 202,1

ore 16.00 – 205,8

ore 15.30 – 208,7

ore 15.00 – 207,6

ore 14.30 – 207,2

ore 14.00 – 208,6

ore 13.00 – 209,2

ore 12.30 – 209,6

ore 12.00 – 210,1

ore 11.30 – 211,5

ore 11.00 – 215,5

ore 10.30 – 215,6

ore 10.00 – 215,5

ore 9.30 – 218,3

ore 9.00 – 222,3

I valori dello spread del 2 luglio 2019

ore 17.30 – 223,0

ore 17.00 – 222,2

ore 16.30 – 220,0

ore 16.00 – 220,9

ore 15.30 – 222,0

ore 15.00 – 221,4

ore 14.30 – 222,6

ore 14.00 – 223,3

ore 13.30 – 224,5

ore 13.00 – 226,5

ore 12.30 – 227,1

ore 12.00 – 225,2

ore 11.30 – 224,7

ore 11.00 – 226,1

ore 10.30 – 223,6

ore 10.00 – 222,9

ore 9.30 – 225,5

ore 9.00 – 230,0

Spread oggi 3 luglio 2019 | Ultime notizie

Il livello dello spread si è sensibilmente abbassato in pochi giorni dopo essere sceso sotto i 260 punti. Venerdì 28 giugno il differenziale ha chiuso a 242 punti, si è poi mantenuto nella settimana successiva ad un livello ancora più basso.

In queste settimane il valore dello spread è sotto i riflettori in particolare per il braccio di ferro in atto tra il Governo italiano e la Commissione pubblica sulla politica economica di Roma.

Al centro della prossima manovra di bilancio c’è soprattutto la flat tax, sostenuta con forza dalla Lega ma osteggiata da Bruxelles.

Nonostante la tensione, peraltro, negli ultimi giorni il differenziale è rimasto su livelli non allarmanti. Ecco un grafico dal sito del Sole 24 Ore che descrive bene l’andamento dello spread tra il 3 giugno e il 3 luglio 2019:

spread oggi 3 luglio

A raffreddare lo spread sono anche le parole pronunciate dal presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, che ha aperto alla possibilità di nuovi stimoli all’economia dell’area Ue (criticato dal presidente Usa Trump).

Spread significato | Che cos’è

Ma cos’è lo spread? Si tratta di un valore che indica la differenza di rendimento tra titoli di stato italiani e tedeschi e nello specifico, la forbice tra il rendimento offerto dal Btp (buono del tesoro poliennale emesso dallo stato italiano) a 10 anni e quello offerto dal suo corrispettivo tedesco, il bund.

Oggi lo spread viene preso come riferimento per misurare la stabilità economica di un paese in relazione con gli altri paesi. È anche un indice della fiducia dei mercati nei confronti del Paese.

Spread è dunque anche un termine generico che indica semplicemente la differenza esistente fra due valori e assume significato diverso a seconda del contesto.

È dal 2011 che il termine è sotto i riflettori e al centro dell’attenzione pubblica, assumendo nello specifico il significato di differenziale tra i Btp italiani e i bund tedeschi.

All’inizio di quell’anno, il 4 gennaio era a 173 punti.

Il 30 dicembre, dopo un’estate burrascosa e l’avvicendamento a Palazzo Chigi tra Silvio Berlusconi e Mario Monti a novembre arrivò a quota 528, con un incremento di addirittura 355 punti.

Spread | Come si calcola

Nel calcolare lo spread vengono presi a riferimento i Btp. I Btp sono una delle 5 categorie di titoli di Stato emesse sul mercato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, ciascuno con diverse caratteristiche in termini di scadenza, rendimento e modalità di pagamento degli interessi dovuti.

In generale i titoli di stato sono obbligazioni emesse per finanziare (coprire) il proprio debito pubblico o direttamente il deficit pubblico.

Il buono del tesoro è un certificato di debito emesso dallo Stato italiano per ottenere liquidità di denaro immediata.

Il rendimento dei Btp è emesso mediante il pagamento degli interessi attraverso cedole fisse semestrali. Alla scadenza dell’obbligazione lo Stato rimborsa il capitale iniziale.

Per determinare il valore dello spread bisogna innanzitutto calcolare il tasso di rendimento interno del Btp e del bund a 10 anni. Il valore dello spread è sempre espresso in punti base e non in percentuale. Un punto base corrisponde a una differenza tra i due rendimenti dello 0,01 per cento, 100 punti base corrispondono a una differenza dell’1 per cento.

Ad esempio se un BTP con una certa scadenza ha un rendimento del 7 per cento e il corrispettivo Bund tedesco con la stessa scadenza ha un rendimento del 3 per cento, allora lo spread sarà di 7-3=4 punti percentuali ovvero di 400 punti base. La determinazione giornaliera avviene sulla base delle libere contrattazioni sui mercati dei titoli.

Valore Spread | Come cambia

Il valore dello spread varia continuamente a seconda delle variazioni del prezzo dei titoli di stato.

Si è iniziato a monitorare il suo valore per misurare il “rischio Paese” per una determinata nazione in relazione ad altri paesi considerati più o meno sicuri.

Per “rischio paese” si intende il rischio di insolvenza di operatori, pubblici e privati di un determinato stato, dipendente da variabili politiche, economiche e sociali. Il “rischio paese” serve a chi investe con i paesi stranieri.

È questo il motivo per il quale davanti a crisi politiche, istituzionali o economiche di un paese, lo spread subisce alterazioni vistose ed è tenuto in considerazione per capire come reagiscono i mercati a quella determinata situazione.

Quando sale, cioè quando la differenza tra i titoli di stato italiani e tedeschi aumenta, a farne le spese sono coloro che hanno acquistato i Btp, e quindi le banche e i risparmiatori.

Quando lo spread è alto, se i risparmiatori vogliono vendere i titoli di stato, con lo spread che aumenta, il titolo stesso perderebbe valore.

> Cos’è lo spread Btp-Bund

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