Spread oggi 24 luglio: il differenziale tra Btp e Bund in tempo reale
Come va il rendimento dei titoli di Stato decennali italiani in rapporto agli omologhi tedeschi
Lo spread di oggi 24 luglio in tempo reale
Di seguito l’andamento in tempo reale dello spread tra Btp e Bund tedeschi a scadenza decennale.
ore 17.30 – 187
ore 17.00 – 188,8
ore 16.30 – 189,9
ore 16.00 – 189,4
ore 15.30 – 187,1
ore 15.00 – 186,7
ore 14.30 – 188,4
ore 14.00 – 187
ore 13.30 – 187,9
ore 13.00 – 188,9
0re 12.30 – 189,4
0re 12.00 – 189,7
ore 11.30 – 191,5
ore 11.00 – 191
ore 10.30 – 192,4
ore 10.00 – 189,5
ore 9.30 – 192,9
ore 9.00 – 194,4
Dopo una fase di calma e valori in ribasso, negli ultimi giorni lo spread tra Btp e Bund tedeschi a scadenza decennale ha ripreso a salire, pur mantenendosi ben sotto al livello di guardia.
Martedì 23 luglio, lo spread ha aperto a 198 punti base, in lieve calo rispetto ai 200 della chiusura di lunedì 22 e, intorno a metà giornata, ha girato a 195. Il rendimento del titolo decennale italiano si è attestato all’1,60 per cento.
Cos’è lo spread
Ma cos’è lo spread? Si tratta di un valore che indica la differenza di rendimento tra titoli di stato italiani e tedeschi e nello specifico, la forbice tra il rendimento offerto dal Btp (buono del tesoro poliennale emesso dallo stato italiano) a 10 anni e quello offerto dal suo corrispettivo tedesco, il bund.
Oggi lo spread viene preso come riferimento per misurare la stabilità economica di un paese in relazione con gli altri paesi. È anche un indice della fiducia dei mercati nei confronti del Paese.
Spread è dunque anche un termine generico che indica semplicemente la differenza esistente fra due valori e assume significato diverso a seconda del contesto.
È dal 2011 che il termine è sotto i riflettori e al centro dell’attenzione pubblica, assumendo nello specifico il significato di differenziale tra i Btp italiani e i Bund tedeschi.
All’inizio di quell’anno, il 4 gennaio era a 173 punti.
Il 30 dicembre, dopo un’estate burrascosa e l’avvicendamento a Palazzo Chigi tra Silvio Berlusconi e Mario Monti a novembre arrivò a quota 528, con un incremento di addirittura 355 punti.