Lo spread di oggi 22 agosto in tempo reale
Lo spread di oggi in tempo reale
Lo spread apre a 201 punti, in linea con i valori registrati nella giornata di mercoledì 21. Il rendimento del decennale italiano, invece, è all’1,32 per cento.
Così come ieri, anche oggi, giovedì 22 agosto, c’è grande attenzione per i valori dello lo spread. Il differenziale Btp-Bund è infatti decisivo per la situazione dei conti pubblici italiani. Con una situazione politica esplosiva, la reazione dei mercati può andare in varie direzioni.
Negli ultimi giorni il livello dello spread si è mantenuto tutto sommato stabile, attorno ai 210-220 punti base. Un dato alto, ma si è evitata per ora un’impennata conseguente alla crisi di governo. I prossimi giorni saranno importantissimi.
Del resto, la manovra di bilancio 2019 comincia ad avvicinarsi, e anche l’andamento dello spread può influenzare le misure da prendere per tenere in ordine i conti pubblici.
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Qui lo spread in tempo reale:
Il primo valore alle ore 9: 201.
I valori della giornata di mercoledì 21 agosto
Nella giornata di mercoledì 21 agosto, lo spread ha chiuso a quota 201 punti base. Il rendimento del titolo decennale, invece, è sceso all’1,33 per cento, toccando nuovi minimi da quasi tre anni.
Cos’è lo spread: significato
Lo spread è un valore che indica la differenza di rendimento tra titoli di Stato italiani e tedeschi e nello specifico, la forbice tra il rendimento offerto dal Btp(buono del tesoro poliennale emesso dallo Stato italiano) a 10 anni e quello offerto dal suo corrispettivo tedesco, il Bund.
Oggi il differenziale viene preso come riferimento per misurare la stabilità economica di un paese in relazione con gli altri paesi. È anche un indice della fiducia dei mercati nei confronti del Paese.
Spread è dunque anche un termine generico che indica semplicemente la differenza esistente fra due valori e assume significato diverso a seconda del contesto. È dal 2011 che il termine è sotto i riflettori e al centro dell’attenzione pubblica, assumendo nello specifico il significato di differenziale tra i Btp italiani e i Bund tedeschi. All’inizio di quell’anno, il 4 gennaio, era a 173 punti. Dopo un’estate burrascosa e l’avvicendamento a Palazzo Chigi tra Silvio Berlusconi e Mario Monti, a novembre arrivò a quota 528.