Spread oggi 21 giugno | Il differenziale Btp-Bund chiude a 245 punti base
Spread oggi 21 giugno 2019 | Spread tempo reale | Btp | Borsa
Spread oggi 21 giugno 2019 – Venerdì 21 giugno lo spread tra Btp e Bund apre a 246,5 punti base, stabile rispetto alla chiusura di ieri (246). Il rendimento del titolo decennale italiano è al 2,147 per cento.
Ieri, 20 giugno, lo spread tra Btp e Bund scende sotto la soglia dei 240 punti base, per l’esattezza a 238,7, per la prima volta da metà marzo scorso.
La discesa dello spread prosegue in realtà da tre settimane. Tra i fattori politici non va dimenticato che il 28 maggio la Camera ha approvato in modalità bipartisan una mozione sui miniBoT, considerati difatti una moneta parallela all’euro e secondo molti analisti una sorta di apripista, qualora poi fossero effettivamente attuati, a un progetto di Italexit. I BTp stanno partecipando al violento calo globale dei tassi, frutto del crollo delle aspettative sull’inflazione nei prossimi 10 anni.
Ma l’influenza positiva sullo Spread si deve sopratutto all’intervento di Mario Draghi. Nonostante sia entrato nel suo semestre bianco, Mario Draghi ha ancora il suo appeal. Lo si è visto nel discorso di apertura del Forum di Sintra, l’appuntamento annuale dei banchieri centrali europei fra i boschi incantati di Lisbona. È bastato accennare alla possibilità di un ulteriore allentamento della politica monetaria e in pochi minuti lo spread fra Btp e Bund tedesco è sceso sotto i 250 punti base.
La tregua sullo spread però potrebbe essere di breve respiro perché già a partire da luglio ci sono degli appuntamenti che potrebbero incidere sul differenziale.
I valori dello spread di venerdì 21 giugno 2019
ore 17.30 – 244,7
ore 17.00 – 244,2
ore 16.30 – 243,7
ore 16.00 – 242,3
ore 15.30 – 244,6
ore 15.00 – 244,2
ore 14.30 – 242,4
ore 14.00 – 241,3
ore 13.30 – 241,5
ore 13.00 – 240
ore 12.30 – 240
ore 12.00 – 239,6
ore 11.30 – 241,2
ore 11.00 – 244,6
ore 10.30 – 243
ore 10.00 – 241
ore 9.30 – 242,5
ore 9.00 – 246,5
I valori dello spread di giovedì 20 giugno 2019
– ore 15.30 – 234,8
– ore 15.00 – 233,4
– ore 14.30 – 234,1
– ore 14.00 – 232,1
– ore 13.30 – 232
– ore 13.00 – 233,9
– ore 12.30 – 233,6
– ore 12.00 – 234,00
– ore 11.30 – 234
– ore 11.00 – 233,6
– ore 10.30 – 234
– ore 10.00 – 236,1
– ore 9.30 – 233,8
– ore 9.00 – 235
Spread oggi 21 giugno 2019 | Ultime notizie
Negli ultimi giorni lo spread tra Btp e Bund tedeschi è sceso sotto i 260 punti base. Martedì 17 giugno il differenziale ha chiuso a 242 punti e anche oggi oscilla intorno a quel livello.
In queste settimane il valore dello spread è sotto i riflettori in particolare per il braccio di ferro in atto tra il Governo italiano e la Commissione pubblica sulla politica economica di Roma.
Al centro della prossima manovra di bilancio c’è soprattutto la flat tax, sostenuta con forza dalla Lega ma osteggiata da Bruxelles.
Nonostante la tensione, peraltro, negli ultimi giorni il differenziale è rimasto su livelli non allarmanti.
A raffreddare lo spread sono anche le parole pronunciate ieri dal presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, che ha aperto alla possibilità di nuovi stimoli all’economia europea (criticato dal presidente Usa Trump).
Spread significato | Che cos’è
Lo spread è la differenza di rendimento tra titoli di stato italiani e tedeschi e nello specifico, la “forbice” tra il rendimento offerto dal Btp (buono del tesoro poliennale emesso dallo stato italiano) a 10 anni e quello offerto dal suo corrispettivo tedesco, il bund.
Oggi lo spread viene preso come riferimento per misurare la stabilità economica di un paese in relazione con gli altri paesi.
In realtà si tratta di un termine generico che indica semplicemente la differenza esistente fra due valori e assume significato diverso a seconda del contesto.
È dal 2011 che il termine è sotto i riflettori e al centro dell’attenzione pubblica, assumendo nello specifico il significato di differenziale tra i BTP italiani e i bund tedeschi.
All’inizio di quell’anno, il 4 gennaio era a 173 punti.
Il 30 dicembre, dopo un’estate burrascosa e l’avvicendamento a Palazzo Chigi tra Silvio Berlusconi e Mario Monti a novembre, quando arrivò a quota 528, con un incremento di addirittura 355 punti.
Spread | Come si calcola
Nel calcolare lo spread vengono presi a riferimento i Btp. I Btp sono una delle 5 categorie di titoli di Stato emesse sul mercato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, ciascuno con diverse caratteristiche in termini di scadenza, rendimento e modalità di pagamento degli interessi dovuti.
In generale i titoli di stato sono obbligazioni emesse per finanziare (coprire) il proprio debito pubblico o direttamente il deficit pubblico.
Il buono del tesoro è un certificato di debito emesso dallo Stato italiano per ottenere liquidità di denaro immediata.
Il rendimento dei Btp è emesso mediante il pagamento degli interessi attraverso cedole fisse semestrali. Alla scadenza dell’obbligazione lo Stato rimborsa il capitale iniziale.
Per determinare il valore dello spread bisogna innanzitutto calcolare il tasso di rendimento interno del Btp e del bund a 10 anni. Il valore dello spread è sempre espresso in punti base e non in percentuale. Un punto base corrisponde a una differenza tra i due rendimenti dello 0,01 per cento, 100 punti base corrispondono a una differenza dell’1 per cento.
Ad esempio se un BTP con una certa scadenza ha un rendimento del 7 per cento e il corrispettivo Bund tedesco con la stessa scadenza ha un rendimento del 3 per cento, allora lo spread sarà di 7 − 3= 4 punti percentuali ovvero di 400 punti base. La determinazione giornaliera avviene sulla base delle libere contrattazioni sui mercati dei titoli.
Valore Spread | Come cambia
Il valore dello spread varia continuamente a seconda delle variazioni del prezzo dei titoli di stato.
Si è iniziato a monitorare il suo valore per misurare il “rischio Paese” per una determinata nazione in relazione ad altri paesi considerati più o meno sicuri.
Per “rischio paese” si intende il rischio di insolvenza di operatori, pubblici e privati di un determinato stato, dipendente da variabili politiche, economiche e sociali. Il “rischio paese” serve a chi investe con i paesi stranieri.
È questo il motivo per il quale davanti a crisi politiche, istituzionali o economiche di un paese, lo spread subisce alterazioni vistose ed è tenuto in considerazione per capire come reagiscono i mercati a quella determinata situazione.
Quando sale, cioè quando la differenza tra i titoli di stato italiani e tedeschi aumenta, a farne le spese sono coloro che hanno acquistato i Btp, e quindi le banche e i risparmiatori.
Quando lo spread è alto, se i risparmiatori vogliono vendere i titoli di stato, con lo spread che aumenta, il titolo stesso perderebbe valore.