Lo spread di oggi lunedì 2 settembre in tempo reale
Come va il differenziale di rendimento tra i titoli di Stato italiani e quelli tedeschi
Lo spread di oggi in tempo reale
Anche oggi, lunedì 2 settembre 2019, è alta l’attenzione per i valori dello spread. Il differenziale Btp-Bund, infatti, rappresenta la fiducia dei mercati finanziari nei confronti del nostro paese e la difficile situazione politica determinata dall’apertura della crisi di governo potrebbe comportare una crescita dei tassi d’interesse sui nostri titoli di Stato.
Finora lo spread è rimasto stabile sotto i 200 punti base. Ma i valori potrebbero cambiare se, come già successo nella giornata di venerdì 30, l’accordo per un esecutivo M5S-PD venisse messo in discussione.
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Lo spread di venerdì 30 agosto
Nella giornata di venerdì 30 agosto, lo spread Btp/Bund, si è tenuto su valori piuttosto bassi per tutta la giornata, intorno ai 170 punti base, dopo aver toccato il massimo di giornata, a quota 176, in seguito ad alcune dichiarazioni di Luigi Di Maio, in cui metteva in discussione un governo M5S-PD.
Cosa è lo Spread: significato
Lo Spread è un valore che indica la differenza di rendimento tra titoli di Stato italiani e tedeschi e nello specifico, la forbice tra il rendimento offerto dal Btp (buono del tesoro poliennale emesso dallo Stato italiano) a 10 anni e quello offerto dal suo corrispettivo tedesco, il Bund.
Oggi il differenziale viene preso come riferimento per misurare la stabilità economica di un paese in relazione con gli altri paesi. È anche un indice della fiducia dei mercati nei confronti del Paese.
Spread è dunque anche un termine generico che indica semplicemente la differenza esistente fra due valori e assume significato diverso a seconda del contesto. È dal 2011 che il termine è sotto i riflettori e al centro dell’attenzione pubblica, assumendo nello specifico il significato di differenziale tra i Btp italiani e i Bund tedeschi. All’inizio di quell’anno, il 4 gennaio, era a 173 punti. Dopo un’estate burrascosa e l’avvicendamento a Palazzo Chigi tra Silvio Berlusconi e Mario Monti, a novembre arrivò a quota 528.