Ristrutturazioni, fusioni, acquisizioni: la ricetta della sopravvivenza post-Covid per le imprese italiane
La crisi pandemica ha stimolato un intervento economico emergenziale senza precedenti per il nostro Paese, ma sarebbe un errore ritenere che tali misure siano sufficienti per salvaguardare tutte le attività economiche. Secondo i legali di Rödl & Partner esperti in ristrutturazioni aziendali e M&A, allo scadere delle misure emergenziali numerose attività imprenditoriali si troveranno a dover fronteggiare la crisi, cercando di mitigare da un lato gli effetti negativi delle chiusure forzate, e dall’altro i fattori cronici, come sottodimensionamento e capitalismo familiare, solo per citarne alcuni, che riducono storicamente la competitività delle imprese italiane.
“La loro sopravvivenza – commenta l’avvocato Davide Ferracin di Rödl & Partner –dovrà transitare dalla consapevolezza di dover rivedere la propria dimensione per tornare a competere, anche a livello internazionale. L’obiettivo è raggiungibile con gli strumenti di ristrutturazione e pensando a nuove sinergie e strategie di crescita, aprendo il capitale sociale all’ingresso di terzi investitori e partner industriali”.
Assisteremo pertanto ad una stagione di ristrutturazioni e di distressed M&A che rappresenterà il momento chiave per la sopravvivenza ed il rafforzamento delle imprese italiane. “Sarà un’opportunità per tutti gli operatori del mercato – spiega l’avvocato Ferracin di Rödl & Partner – a partire dal sistema bancario tradizionale, fino a raggiungere gli investitori privati, quali fondi di private debt, private equity e turnaround”.
“Le misure emergenziali – conclude l’esperto – che faranno da volano nella prima fase della ripresa economica, come gli interventi di SACE, grazie allo strumento Garanzia Italia allargato anche alle imprese Mid Cap, e di Invitalia, che potrà intervenire nel capitale dell’impresa in difficoltà al fianco del nuovo investitore attraverso il Fondo per la salvaguardia dei livelli occupazionali e la prosecuzione dell’attività d’impresa, vanno proprio in questa direzione”.