Def, legge di stabilità, debito pubblico: le parole da sapere sulla finanza in Italia
Un piccolo manuale per conoscere calendario e termini della manovra finanziaria
Da qui alla fine dell’anno si continuerà a parlare di manovra finanziaria e legge di bilancio. Ma cosa sono? Abbiamo preparato una piccola guida per capire di cosa si tratta.
Def documento di economia e finanza – Il Documento di economia e finanza (Def) è il più importante strumento di programmazione economica del governo.
Il Def è proposto dal governo e approvato dal parlamento. Riporta gli obiettivi di politica economica del paese, le stime sull’andamento delle finanze pubbliche e dell’economia nazionale e le riforme che il governo intende attuare.
Il Def è suddiviso in tre parti: il Programma di stabilità, la sezione di Analisi e tendenze della finanza pubblica e il Programma nazionale di riforma.
Il Programma di stabilità deve essere sottoposto alle autorità dell’Unione europea in base a quanto stabilito dal Patto di stabilità e crescita, ed evidenziare eventuali scostamenti dal precedente Programma.
La sezione di Analisi e tendenze della finanza pubblica riporta l’analisi e le previsioni per le finanze pubbliche e il Programma nazionale di riforma deve indicare le riforme che il paese intende attuare.
Nota di aggiornamento al Def – La Nota di aggiornamento, presentata in autunno, rivede le previsioni economiche e di finanza pubblica contenute nel Documento di economia e finanza di aprile, per adeguarle ai mutamenti nel frattempo intervenuti negli andamenti economici e finanziari.
La nota di aggiornamento del Def è il passo preliminare del ciclo di bilancio, che presuppone la presentazione da parte del governo del disegno di legge di bilancio che poi dovrà essere approvato dal Parlamento.
Documento programmatico di bilancio – Tutti i paesi dell’area euro sono tenuti a trasmettere alla Commissione europea e all’Eurogruppo il Documento programmatico di bilancio per l’anno successivo.
È un documento che contiene le tabelle e riassume gli obiettivi della legge di bilancio: il saldo di bilancio, la descrizione delle misure presenti in manovra e gli accorgimenti presi per aderire alle raccomandazioni delle istituzioni europee.
Legge di bilancio – Dopo il vaglio europeo, il governo presenta ufficialmente in parlamento il disegno di legge di bilancio. Il ddl di bilancio è la “manovra”, ossia la ex finanziaria e la ex legge di stabilità. (Qui per approfondire)
È il provvedimento che contiene la manovra triennale di finanza pubblica. Nel testo sono contenute le misure necessarie a realizzare gli obiettivi indicati nella nota di aggiornamento del Def.
Tutte le tappe dell’agenda economica dell’Italia – Il calendario con il riepilogo delle varie tappe:
- presentazione del Def alle Camere da parte del governo: entro il 10 aprile;
- raccomandazioni della Commissione europea e rapporto sul debito pubblico del Paese: 23 maggio;
- Nota di aggiornamento al Def del governo: 27 settembre;
- i Paesi dell’area euro trasmettono alle istituzioni europee il documento programmatico di bilancio: 15 ottobre;
- il governo presenta in Parlemento il ddl di bilancio: entro il 20 ottobre;
- la Commissione europea esprime un primo parere sul ddl di bilancio: entro il 30 novembre;
- approvazioni definitiva di Camera e Senato: entro il 31 dicembre
Legge finanziaria – È stata “eliminata” nel 2009, al suo posto c’è la legge di stabilità. Fu introdotta con la legge 468 del 1978 ed è stato necessario sostituirla dopo la riforma costituzionale del 2001 che ha introdotto il federalismo, in parte anche fiscale.
Legge di stabilità – È il principale strumento della manovra di finanza pubblica insieme alla legge di bilancio. È la legge che ha il compito di regolare la vita economica del Paese nei tre anni successivi.
Può introdurre variazioni nelle entrate e nelle uscite, di tipo restrittivo (tagli) o espansivo (investimenti e stanziamenti). Dal 2016, dopo l’introduzione dell’obbligo del pareggio di bilancio in Costituzione, la legge di stabilità e quella di bilancio sono fuse in un unico testo.
Rapporto deficit/Pil – È il rapporto tra il deficit, ovvero la differenza annuale tra entrate e spesa dello Stato, e ricchezza prodotta, ossia il Pil.
Uno dei parametri introdotti dal Trattato di Maastricht come requisito necessario degli Stati membri dell’Ue è mantenere questo rapporto inferiore al 3 per cento. Significa che uno Stato può spendere più di quanto incassa, ma entro la soglia del 3 per cento della ricchezza prodotta.
Debito pubblico – Il debito pubblico è il valore nominale delle passività lorde di tutte le amministrazioni pubbliche di uno Stato. Ossia è la somma di denaro complessiva che uno Stato deve ad altri soggetti per colmare il disavanzo nel proprio bilancio. I deficit annuali accumulati dallo Stato vanno a comporre il suo debito pubblico.
Il debito viene solitamente messo in rapporto al Pil per comprendere se lo Stato è in grado di ripagare gli interessi e rimborsare il capitale in scadenza. Il debito pubblico italiano è di circa 2.300 miliardi di euro, ossia circa il 132 per cento del nostro Pil.