Ryanair, l’Antitrust apre un’indagine per abuso di posizione dominante
Ryanair, l’Antitrust apre un’indagine per abuso di posizione dominante
Ryanair finisce nel mirino dell’Antitrust, che ha aperto un’indagine “per possibile abuso di posizione dominante” da parte della compagnia low-cost.
L’annuncio dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato arriva ad appena un giorno dalla decisione del governo italiano di rimuovere il limite al prezzo dei biglietti introdotto ad agosto, che aveva aperto uno scontro con la compagnia low-cost. Oltre alla fine del tetto alle tariffe, il ministero delle Imprese ieri ha previsto che saranno dati nuovi poteri all’Antitrust per prevenire e contrastare la “speculazione nell’ambito del trasporto aereo”.
Oggi l’Antitrust stessa ha annunciato l’apertura di un procedimento contro Ryanair, con l’ipotesi che il vettore irlandese abbia danneggiato “le agenzie di viaggio e i consumatori cercando di estendere il proprio potere di mercato anche nell’offerta di altri servizi turistici”.
La decisione arriva dopo “varie segnalazioni” ricevute da operatori del settore “a partire dallo scorso mese di maggio”. L’accusa rivolta a Ryanair è quella di “fare leva sulla posizione dominante detenuta nei mercati in cui opera per estendere il proprio potere anche nell’offerta di altri servizi turistici (ad esempio hotel e noleggio auto) ai danni delle agenzie di viaggio — online e offline — e dei clienti che se ne avvalgono per comprare tali servizi”. Secondo chi ha inoltrato la segnalazione, Ryanair “attuerebbe alcune politiche discriminatorie e denigratorie”.
La low cost, ha scritto l’Autorità, “da un lato sembra ostacolare l’acquisto — da parte delle agenzie — dei biglietti aerei direttamente dal proprio sito, dall’altro consente l’acquisto degli stessi alle sole agenzie tradizionali tramite piattaforma Gds a condizioni che risulterebbero di gran lunga peggiorative in termini di prezzo, di ampiezza dell’offerta e di gestione post vendita del biglietto”.
Ryanair quindi “impedirebbe, dal punto di vista sia formale sia sostanziale, alle agenzie di utilizzare il sito ryanair.com per effettuare l’acquisto dei biglietti aerei per conto dei propri clienti”.
Inoltre, una volta identificata la prenotazione “come proveniente da un’agenzia di viaggio, la low cost metterebbe in atto una serie di comportamenti volti a bloccare o rendere più difficoltosa la fruizione del servizio acquistato”. Ad esempio richiedendo “l’intervento diretto del passeggero per lo sblocco della prenotazione” e veicolando a quest’ultimo “informazioni denigratorie e non veritiere allo scopo di dissuaderlo dall’avvalersi delle agenzie di viaggi per acquistare biglietti Ryanair”.
Secondo il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, l’istruttoria rappresenta ”un significativo importante segnale nei confronti di un mercato che ha bisogno della massima trasparenza a tutela di una concorrenza leale tra gli operatori, tra i vettori, e certamente anche soprattutto degli utenti”. Lo afferma a margine di un convegno della Cna al Senato.
Riguardo l’emendamento al dl asset, contenente il tetto alle tariffe contestato da Bruxelles, il ministro Urso ha spiegato che sono stati dati “ulteriori poteri all’autorità dei trasporti anche per far emergere in piena trasparenza quello che i gestori degli aeroporti destinano alle compagnie come incentivi”.