Il 48% dei contratti di lavoro che vengono stipulati a Roma dura solo un giorno
Roma è la capitale della precarietà. Nel 2022 il 48% dei contratti di lavoro attivati nella capitale ha avuto una durata pari a un solo giorno e il 68% ha avuto una durata non superiore a trenta giorni. Il dato clamoroso emerge da un rapporto della Cgil Lazio.
Nello stesso anno la media nazionale di contratti durati un solo giorno è stata del 12,6%, mentre il 33,7% non ha superato i trenta giorni (i dati in questo caso sono del Ministero del Lavoro e si riferiscono, per la precisione, ai contratti cessati).
Secondo la Cgil, ben il 92% dei contratti stipulati nel 2022 a Roma era a tempo determinato a fronte di una media nazionale del 58%.
Ma la piaga della precarietà riguarda l’intero Paese. Nel terzo trimestre 2023 solo il 17% dei contratti attivati in Italia era a tempo indeterminato. E, benché nel confronto con Roma queste percentuali possano apparire incoraggianti, avere a livello nazionale l’11,7% dei contratti di durata pari a un solo giorno e il 29% di durata inferiore a trenta giorni è sintomo di un mercato del lavoro tutt’altro che stabile.
Eppure la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, continua a sbandierare i risultati positivi del suo governo, con il record di 61,8% di occupazione toccato lo scorso ottobre. Peccato che l’Italia sia ancora molto indietro rispetto al 77% della Germania e al 68% della Francia. E peccato, soprattutto, che dietro a quei numeri ci sia una giungla di precarietà. Che in Roma la sua capitale.
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