Reddito di cittadinanza e Quota 100: quanto faranno risparmiare allo Stato nel 2019
Reddito di cittadinanza quota 100: a quanto ammonta il risparmio nel 2019
Reddito di cittadinanza quota 100 | Le due misure cardine del governo Lega-M5s, reddito di cittadinanza e Quota 100, entrambe introdotte dal decreto 4/2019, faranno risparmiare nel 2019 circa 1.3 miliardi.
È questa la previsione di Palazzo Chigi per quanto riguarda i fondi che, appunto, si riusciranno a risparmiare nel corso dell’anno. A comunicarlo la stessa nota con cui l’esecutivo ha fornito rassicurazioni sul rispetto del Patto di stabilità a seguito del primo via libera della Commissione europea per l’avvio di una procedura d’infrazione dei confronti dell’Italia per debito eccessivo.
Secondo la Presidenza del Consiglio, infatti, il deficit 2019, che nel Def presentato ad aprile si attesta al 2,4 per cento, è previsto scendere di 0.2 punti percentuali: a portare a questo calo sarebbero, secondo la nota dell’esecutivo Conte, le maggiori entrate fiscali, contributive ed extra-tributarie che si verificheranno nel corso dell’anno e che sono già state già state riscontrate nel primo quadrimestre.
“Gli effetti delle minori spese derivanti da accantonamenti prudenziali riguardanti le più cospicue misure adottate dal Governo nel corso dell’anno”, inoltre, dovrebbero portare a un calo dell’indebitamento netto della Pa, il quale potrebbe attestarsi a fine anno a quota 2.1 per cento del Pil. E quando il governo gialloverde fa riferimento alle “più cospicue misure” intende proprio il nuovo sussidio economico di contrasto alla povertà tanto voluto dal M5s di Luigi Di Maio, il reddito e la pensione di cittadinanza, e alla riforma previdenziale di superamento della legge Fornero Quota 100 (qui abbiamo spiegato nel dettaglio cos’è e come funziona).
Palazzo Chigi ha così riportato una stima dei risparmi: “sulla base delle informazioni ad oggi disponibili, la minor spesa ragionevolmente risulterà pari ad un ulteriore 0,07 per cento del Pil”, che equivale a circa 1.3 miliardi. Non verrà dunque speso più del 10 per cento di quegli 11 miliardi stanziati nella legge di bilancio per l’attuazione delle due misure, come aveva pronosticato nei giorni scorsi il presidente dell’Inps Pasquale Tridico.
“Fino ad ora noi non abbiamo avuto una grossissima spesa per quota 100: quelle domande che abbiamo ricevuto – ha infatti spiegato Tridico alla Camera – consentono a persone stanche, e ingessate dalla precedente riforma del 2011 del governo Monti, di ammorbidire la loro uscita dal lavoro. E con conti, numeri e spesa molto contenuti”.