Reddito di cittadinanza, quando arriva il pagamento di agosto 2019
L'Inps e Poste li verseranno entro la fine del mese solare
Reddito di cittadinanza agosto 2019 | Quando arriva il pagamento | Calendario pagamenti
Arriverà entro la fine del mese il pagamento del reddito di cittadinanza di agosto 2019. Anche se non esiste un calendario ufficiale dei pagamenti del reddito di cittadinanza, finora, da aprile a luglio 2019, i soldi del sussidio sono stati liquidati sulle card tra il 26 e il 28 di ogni mese. Tranne in specifici casi dovuti a ritardi nella lavorazione della domanda.
Come precisato dall’account Facebook di Inps per la Famiglia, le disposizioni di pagamento da parte dell’istituto di previdenza partono verso la fine di ogni mese, tra il 24 e il 30. Anche per agosto 2019, quindi, ci si aspetta che l’accredito arriverà dal giorno 27. Le disposizioni di pagamento, infatti, vengono inviate genericamente alla fine di ogni mese solare. Ricaricare materialmente le card del Reddito di cittadinanza coi pagamenti spetta poi a Poste Italiane, che lo fa entro 3-4 giorni lavorativi.
Chi invierà la propria domanda nel corso di questo mese, quindi a partire dal 6 agosto e fino al 31, riceverà l’esito da parte dell’Inps a partire dal 15 settembre. Il primo pagamento reddito di cittadinanza arriverà quindi a partire dal 27 settembre 2019.
Nei mesi scorsi, non si è mai verificato uno slittamento delle erogazioni al mese successivo.
Reddito di cittadinanza agosto 2019 | Quando arriva il pagamento | Come usare i pagamenti
I soldi del reddito di cittadinanza, il sussidio targato Movimento 5 stelle, devono essere spesi entro entro il mese successivo a quello di erogazione o l’importo subirà una decurtazione del 20 per cento.
I numeri del reddito di cittadinanza
Gli ultimi numeri diffusi dall’Inps parlano di 1.491.935 domande di reddito di cittadinanza presentate al 31 luglio; 922.487 sono state accolte, quasi 400mila respinte e circa 170mila in evidenza per ulteriore attività istruttoria. La percentuale di domande respinte è attualmente al 26,8 per cento. Ad oggi vi sono state 1.025 rinunce, mentre circa 32mila nuclei sono decaduti dal beneficio.