Reddito di cittadinanza, ultime notizie del 20 novembre 2019: “Mafia, avevano il reddito di cittadinanza, ma gestivano un giro di droga e riciclaggio di denaro”
Reddito di cittadinanza news di oggi 20 novembre 2019
Tutte le ultime notizie sul reddito di cittadinanza raccolte in questo articolo di TPI. Abbiamo pubblicato di seguito tutte le news di oggi, mercoledì 20 novembre 2019.
Appartenevano a Cosa nostra, gestivano un giro di droga, riciclavano denaro, incassavano i soldi delle truffe alle assicurazioni con la complicità di “spaccaossa” che simulavano falsi incidenti stradali provocando gravi menomazioni a gente disperata. Uno aveva anche una villa di lusso con piscina. Ma avevano il reddito di cittadinanza. A beneficiare del sussidio sono cinque dei nove fermati nell’operazione della squadra mobile di Palermo che ha svelato i lucrosi affari di personaggi del mandamento di Brancaccio e delle famiglie mafiose di corso dei Mille e Roccella. “Uomini del disonore”, li ha definiti il questore Renato Cortese richiamando comportamenti privi di scrupoli: “Si appigliano a qualunque cosa. Speculavano anche sulle mutilazioni della povera gente per fare profitto”.
Il caso più clamoroso è quello di Nicolò Giustiniani, accusato di estorsione e traffico di stupefacenti. Si proclamava indigente ma aveva una mega villa a Ficarazzi, alle porte di Palermo, che ostentava un lusso grossolano dotando la sua residenza di piscina, statue di leoni, luci a colori cangianti, idromassaggio. Al telefono ordinava gli impianti e concordava le spese che in parte avrebbe pagato con il reddito di cittadinanza della moglie: 900 euro al mese. Anche Stefano Marino, uno dei due capi della famiglia di Brancaccio, aveva fatto presentare alla moglie domanda per il sussidio: incassava “solo” 500 euro. Non avevano invece coinvolto le mogli gli altri tre arrestati nel blitz della squadra mobile. Ignazio Ficarotta, Pietro Di Paola e Angelo Mangano percepivano direttamente il reddito di cittadinanza perché non consideravano un’occupazione l’impegno per il gruppo mafioso al quale arrivavano non solo i soldi dei comuni traffici criminali ma anche le indennità pagate dalle compagnie di assicurazione per i falsi incidenti provocati dagli “spaccaossa”. Il grosso finiva agli uomini di Cosa nostra, tanto che uno degli indagati ha fatto volare dalla finestra otto mila euro in contanti e carte di credito e prepagate. Alle vittime andavano invece pochi spiccioli.
Le cose da sapere
Reddito di cittadinanza ultime notizie e tutto quello che c’è da sapere. In questo articolo abbiamo spiegato le regole della carta e quali sono gli acquisti consentiti e quelli vietati. In questo articolo, invece, abbiamo spiegato in che modo è possibile visualizzare il saldo della Rdc Card: ricordiamo che i soldi del sussidio devono essere spesi entro entro il mese successivo a quello di erogazione o l’importo subirà una decurtazione del 20 per cento.
Per tutti i dettagli sui requisiti, come anche sulla card, i pagamenti e le modalità per presentare domanda, ecco di seguito una serie di link utili: