Quota 100, Italia Viva vuole l’abolizione: “È ingiusta”
Le polemiche scattate per la proposta del deputato di Iv Marattin fanno tremare la maggioranza giallorossa
Quota 100, Italia Viva vuole l’abolizione
Quota 100 a rischio. E con la misura per il pensionamento anticipato, anche la maggioranza giallorossa è a rischio. A far tremare il tavolo delle trattative per la manovra economica, la cui bozza deve essere consegnata a Bruxelles entro domani, 15 ottobre, è una proposta di Italia Viva. “A fronte del fatto che le risorse per la legge di bilancio 2020 non sono ancora del tutto definite, Italia Viva propone l’abolizione totale di Quota 100″. Il deputato del partito di Matteo Renzi, Luigi Marattin, con la sua uscita sta facendo tremare la maggioranza, perché il M5s di Luigi Di Maio non ha intenzione di prendere in considerazione l’ipotesi di uno stop.
“Se qualcuno pensa di poter far partire una nuova generazione di esodati ha sbagliato governo, peraltro in Parlamento non ci sono i voti per riuscire ad abolire quota cento, quindi resterà una poco felice fantasia di Italia Viva”, ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio
Gli fa eco il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Nunzia Catalfo: “Quota 100 non si tocca. È una misura sperimentale che scade nel 2021 e come tale va portata a termine senza fare modifiche”. “Con i sindacati – ha aggiunto – mi sono impegnata espressamente ad avviare subito un confronto su come rendere il nostro sistema pensionistico più equo. Lo faremo e proprio per questo le cose restano come stanno”.
Anche il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, ha sempre parlato di “sostenibilità di Quota 100″, almeno fino alla sua scadenza naturale. Tra l’altro, il minor numero di lavoratori che ha aderito alla misura per il pensionamento anticipato rispetto alle attese, ha permesso di ottenere cospicui risparmi. La cifra esatta l’ha comunicata Tridico alla presentazione del progetto “Inps per tutti”. “I risparmi dalla misura Quota 100 saranno di due miliardi nel 2020 e di due miliardi nel 202”, ha detto.
Italia viva però non molla. E lo stesso Matteo Renzi si è schierato nettamente contro Quota 100. “È pensato solo per chi ha già diritti. Togliere quella misura per destinare i soldi alle famiglie e allo stipendio dei lavoratori sarebbe giusto. E molto utile. Via Quota 100, più risorse ai figli e ai salari”, ha scritto nella sua newsletter Enews.
“Si tratta della politica più ingiusta degli ultimi 25 anni – continua Marattin – perché spende risorse ingenti a carico dei giovani lavoratori. In sua sostituzione proponiamo di rendere strutturale l’Ape Social, per consentire il prepensionamento a chi ha svolto lavori gravosi e usuranti, e non a tutti”. “Quota 100 rafforza la pensione di chi una pensione ce l’ha già, mentre ci sono generazioni, quelle nate dagli anni settanta in poi, che rischiano di non averle o averle da fame”, ha aggiunto il capogruppo dei renziani al Senato Davide Faraone.
Quota 100 | Il premier Conte media, ma le polemiche con Italia Viva crescono
E le tensioni che stanno spaccando la maggioranza attorno a Quota 100 arrivano fin sul tavolo del vertice notturno di governo convocato a Palazzo Chigi. Matteo Renzi rilancia la proposta di Luigi Marattin, ma il no di Luigi Di Maio è netto. Che la proposta però sia sul tavolo lo ha confermato anche il presidente del Consiglio Giuseppe Conte: “Sulla misura stiamo lavorando ai dettagli, siamo in contatto con i tecnici del Mef”.
L’ipotesi a cui si lavora è quella di intervenire sulle finestre di uscita con Quota 100, facendole slittare e liberando così risorse. Ma, mentre il M5s è assolutamente contrario, il Pd sarebbe favorevole. E quindi la maggioranza è in bilico: con le due forze maggiori che si dividono e Matteo Renzi che muove le fila.
“Ma davvero si vuol far ricadere il Paese nel cataclisma Fornero? Pensavo che la lezione fosse bastata e che quel fallimento fosse solo un lontano ricordo. Invece, ancora oggi sentiamo qualcuno in maggioranza che vuole creare nuovi esodati. Siamo al delirio, alla follia pura!”, ha tuonato il viceministro dell’Interno, il pentastellato Vito Crimi.
“Se aboliscono Quota 100, li chiudiamo tutti in Parlamento”. Matteo Salvini, leader della Lega ed ex vicepremier è stato tra i sostenitori del sistema per il pensionamento anticipato Quota 100 e annuncia che la Lega reagirà a una eventuale ipotesi di modifica o di abolizione. “Ho letto che i renziani vorrebbero abolire Quota 100 e tornare alla Fornero. Noi faremo le barricate, se succede li teniamo chiusi in Parlamento giorno e notte”.
Intanto, i tempi per arrivare alla manovra economica stringono. Il premier Conte ha annunciato un possibile Consiglio dei ministri in serata: “Ci proviamo, altrimenti slitta a domani”. “La manovra non deve accontentare qualche forza politica in particolare o qualche blocco sociale. Noi lavoriamo nell’interesse di tutti. Questo governo ha un progetto unitario che guarda all’intera Italia”. Poi sottolinea: “La maggioranza è compatta, non c’è nessun conflitto. Ieri c’era un ottimo clima di lavoro”.