Quota 100 fine? Padoan: “Dannosa, va eliminata”
L'ex ministro dell'Economia contro il programma di pensionamento anticipato
Il nuovo governo, sostenuto da Pd e M5S, metterà la parola fine Quota 100? Per Carlo Padoan, ex ministro dell’Economia, oggi deputato dem, spera di sì. Padoan ritiene il programma di pensionamento anticipato introdotto dal governo M5S-Lega una misura “dannosa”, che andrebbe perciò “eliminata” (qui tutte le ultime notizie di oggi su Quota 100).
“Quota 100 è una misura che io ho sempre ritenuto dannosa e dovrà essere gradualmente eliminata, secondo me, per essere rimpiazzata da misure che funzionano meglio”, ha dichiarato l’ex titolare del Tesoro, intervistato durante il programma tv Agorà su Rai Tre.
Difficile, però, dire se il Governo Conte 2, sostenuto anche dai dem, seguirà linea Padoan. Come noto, il Pd è sempre stato contrario a Quota 100, giudicato un intervento pericoloso per la tenuta dei conti pubblici. Fosse per i democratici, quindi, la parola fine sulla misura sarebbe già scritta. Il provvedimento, però, è stato una misura bandiera del Movimento Cinque Stelle durante l’esperienza del governo con la Lega.
Oggi, lunedì 9 settembre, nel discorso con cui ha chiesto la fiducia alla Camera (qui l’articolo completo) il premier Giuseppe Conte non ha fatto alcun cenno al tema pensioni. Il futuro di Quota 100, insomma, è incerto. Ma la sensazione degli analisti è che chi tra i dem è deciso a cancellarla dovrà sudare parecchio per riuscirci.
Anche perché all’Inps ora c’è il semaforo verde. A differenza del suo predecessore Boeri, infatti, Pasquale Tridico, presidente dell’Istituto di previdenza in quota gialloverde, è un convinto sostenitore del programma di pensionamento anticipato per chi ha almeno 62 anni d’età e 38 di contributi.
“Quota 100 non è esplosiva per conti pubblici”, ha sottolineato Tridico a margine di un incontro ad Ancona sul tema alla direzione regionale Inps Marche (qui l’articolo completo). “Abbiamo avuto circa 170mila domande di quota 100 per pensionamento anticipato e questo vuol dire circa la metà rispetto a quanto previsto in sede di relazione tecnica, circa 290mila. Lo stesso avverrà probabilmente anche per il prossimo anno: c’è un ‘tiraggio’ inferiore rispetto agli 8 miliardi in previsione, se ne risparmieranno probabilmente 4”.