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Home » Economia

Plastic tax: cosa è e come funziona la tassa sulla plastica nella manovra 2020

Immagine di copertina

Le info a poche ore da un Cdm decisivo

Plastic tax, cosa è

Una plastic tax, una tassa sulla plastica. È una delle misure che molto probabilmente finirà nella prossima manovra economica per il 2020, nella Legge di Bilancio che il governo Conte sta per mettere a punto. Oggi, 14 ottobre 2019, il Consiglio dei Ministri si riunisce per varare il Documento Programmatico di Bilancio, il testo che contiene l’obiettivo di saldo di bilancio e le proiezioni delle entrate e delle spese, e che va inviato a Bruxelles entro il 15 ottobre.

Cosa è la tassa sulla plastica

E a poche ore dal Cdm è spuntata la plastic tax, una misura che conferma la linea dell’esecutivo di incentivare un’economia green (qui tutte le misure a poche ore dal Cdm).

Si tratta di una tassa su imballaggi e contenitori di plastica. La plastic tax si inserisce nel programma di riconversione verde dell’economia affiancandosi agli incentivi per i prodotti sfusi già previsti dal dl Clima con l’obiettivo di promuovere abitudini più eco-sostenibili.

Sarebbe comunque ancora in discussione l’aliquota della tassa, che potrebbe essere superiore a 0,2 euro per kg su cui si era ragionato inizialmente.

Come abbiamo già spiegato nei giorni scorsi, la tassa consisterebbe in un prelievo fiscale con lo scopo di colpire la produzione o l’importazione di imballaggi, bottiglie e contenitori.

Si è parlato anche della possibilità di limitare una plastic tax a beni considerati a rischio evasione fiscale. L’obiettivo è duplice: da un lato promuovere una filiera produttiva plastic free a tutela dell’ambiente e dall’altro reperire risorse preziose per lo Stato.

Ovviamente una tassa sulla plastica verrebbe accolta con favore dal fronte ambientalista, ma potrebbe trovare l’opposizione del mondo delle imprese e delle associazioni dei consumatori. Questo perché, con ogni probabilità, il prelievo fiscale a monte sulla produzione o l’importazione dei contenitori in plastica peserebbe sul prezzo finale dei beni.

Cosa è il Def

Oggi il ministro dell’istruzione Lorenzo Fioramonti, in un’intervista al Corriere della Sera, ha parlato delle risorse da reperire per la manovra 2020 spiegando che “la sugar tax e la tassa di scopo sui voli aerei sono due proposte”, e che “si sta ragionando anche su altre tasse che possiamo definire virtuose perché indirizzano verso comportamenti ecologici e sostenibili”.

Il Ministro ha ricordato tra l’altro come nel fine settimana il capo politico M5S e ministro degli Esteri Luigi Di Maio, a Napoli, alla festa per i dieci anni del Movimento, parlando di come sostenere un’economia più verde, “abbia proposto tasse differenziate alle aziende: se si imbottiglia una bibita nella plastica si paga di più, con il vetro si paga di meno. È un ragionamento che è cominciato”, ha affermato il ministro.

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