Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 17:56
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Economia

Energia nuova: cosa emerge dal Piano Strategico 2025-2027 di Enel

Immagine di copertina
Samuele Costi, giovane operaio di E- Distribuzione che, insieme a oltre 250 colleghi, è sceso in campo in questi giorni per fronteggiare

Solidità finanziaria. Investimenti in Rinnovabili e Reti. Internazionalizzazione. Il Piano Strategico 2025-27 di Enel segna un cambio di passo per la compagnia elettrica. Parole d’ordine: efficienza e redditività

Focus sui Paesi “core”, maggiore redditività degli investimenti e netto miglioramento di tutti i fondamentali, con un rapporto debito/Ebitda tra i migliori del mercato. È la formula che ha permesso a Enel, sotto la gestione dell’amministratore delegato Flavio Cattaneo, di riequilibrare in un solo anno il proprio profilo finanziario, proiettandosi con una nuova ambizione sul mercato. Un cambio di marcia che apre a scenari incoraggianti.

Già nel 2025 si aprirà una fase nuova per Enel, caratterizzata principalmente da un incremento degli investimenti a elevata redditività. «Le azioni manageriali realizzate nell’ultimo anno ci hanno consentito di raggiungere tutti gli obiettivi comunicati ai mercati e di rafforzare la solidità finanziaria del Gruppo», fa notare l’amministratore delegato Flavio Cattaneo presentando il Piano Strategico 2025-2027.

«Possiamo così aprire un nuovo capitolo di crescita, che creerà ulteriore valore per gli azionisti e tutti i nostri stakeholder». Nel prossimo triennio, spiega Cattaneo, «ci concentreremo sulle attività core e sull’allocazione flessibile del capitale, aumentando gli investimenti, principalmente in asset regolati con rendimenti prevedibili, che favoriranno al contempo un’accelerazione della transizione energetica. Continueremo inoltre a migliorare l’efficienza e la redditività, anche attraverso nuove opportunità di business». 

Nei primi nove mesi del 2024 Enel ha messo a segno un utile di 5,8 miliardi di euro, in crescita del 16,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, e un Ebitda (margine operativo lordo) di 17,4 miliardi (+6,5%).  

Il Gruppo ha quindi confermato la guidance di fine esercizio con la previsione per il 2024 di un Ebitda ordinario compreso tra 22,1 e 22,8 miliardi e un utile netto ordinario compreso tra 6,6 e 6,8 miliardi. Anche alla luce di queste performance positive, alla prossima Assemblea degli azionisti il management proporrà un dividendo fisso minimo pari a 0,46 euro per azione, superiore rispetto agli 0,43 euro per azione indicati nel precedente triennio.

Linee guida
Nel Piano Strategico 2025-2027 il Gruppo ha in programma investimenti totali lordi per 43 miliardi di euro, in aumento di circa 7 miliardi rispetto al Piano precedente. 

La quota più rilevante – circa 26 miliardi di euro (+40% rispetto al Piano precedente) – sarà destinata allo sviluppo delle Reti: 16 miliardi andranno sull’infrastruttura italiana, 4 su quella spagnola e 6 su quelle dell’America Latina. In un contesto di crescente elettrificazione della domanda energetica e di eventi climatici estremi sempre più frequenti, l’obiettivo è quello di poter contare su Reti resilienti, digitalizzate ed efficienti. 

Altri 12 miliardi di euro saranno investiti sulle fonti di energia rinnovabili, di cui il 34% in Italia, il 31% in Spagna e il 35% tra Nord e Sud America. Entro il 2027 Enel aumenterà così la propria capacità rinnovabile installata arrivando a 76 GW e incrementerà del 15% la produzione da rinnovabili. Fra tre anni il mix tecnologico vedrà una quota pari a oltre il 70% di eolico onshore e tecnologie programmabili (idroelettrico e batterie). 

Il piano di investimenti triennali si completa con 2,7 miliardi euro previsti alla voce “Clientela”: il Gruppo punta ad ampliare la propria base clienti nel mercato libero dell’elettricità in Italia e Spagna arrivando a superare i 19 milioni di contratti nel 2027.

Complessivamente, il 75% degli investimenti si concentrerà in Europa, mentre una quota del 25% raggiungerà il continente americano. 

L’amministratore delegato Cattaneo ha dato un forte impulso all’internazionalizzazione delle attività, rendendo Enel un attore importante anche nell’ambito della politica estera portata avanti dal Governo italiano. 

Dopo aver preso parte a giugno al summit del G7 in Puglia, Cattaneo nelle scorse settimane è volato a Rio de Janeiro per partecipare al vertice del G20: in Brasile, l’amministratore delegato ha incontrato il presidente brasiliano Ignacio Lula e l’argentino Javier Milei, con i quali ha avviato contatti volti a promuovere le attività di Enel nella regione sud-americana. Al centro dei colloqui, in particolare, il tema dello sviluppo infrastrutturale.

Ottimizzazioni
Nel corso del triennio 2025-27 Enel prevede di registrare un Ebitda cumulato pari a oltre 70 miliardi di euro, di cui il 90% (circa 64 miliardi di euro) deriverà da attività regolate o contrattualizzate: una strategia che mira a ridurre i rischi e migliorare la visibilità sui risultati futuri. Nello specifico, si prevedono: 27 miliardi di euro riferiti al business delle Reti, 4 miliardi relativi alla generazione di elettricità coperta da schemi regolatori di lungo termine, 23 miliardi da contratti di acquisto di energia a lungo termine (principalmente in America Latina e Nord America) e 10 miliardi relativi ai clienti finali con volumi venduti a prezzi fissi. 

Nel 2027 il Gruppo stima che l’Ebitda annuo sarà compreso tra i 24,1 e i 24,5 miliardi di euro, in aumento del 40% rispetto ai 17,3 miliardi del 2022 (ultimo anno del precedente management), mentre l’utile netto sarà tra i 7,1 e i 7,5 miliardi di euro.

Nel 2027, inoltre, Enel punta a ottenere efficienze per 1,5 miliardi euro rispetto alla baseline 2022, aumentando l’obiettivo di circa 500 milioni di euro rispetto al Piano precedente, continuando l’ottimizzazione di processi e l’internalizzazione di attività esterne. Il Gruppo sta costituendo una NewCo con il compito di consolidare gli asset di connessione esistenti e quelli nuovi, sia di proprietà che di terzi, gestendo attività di Operation and Maintenance (O&M) e di costruzione.

Un ruolo importante lo avranno poi i Data Center, settore in forte crescita nel quale si prevedono soluzioni ottimizzate di connessione alla rete e offerte integrate di energia rinnovabile (ma i relativi potenziali benefici economici non sono inclusi nel Piano 2025-2027). Sul fronte della leva finanziaria, già nel 2024 Enel si attende una riduzione del rapporto tra indebitamento finanziario netto ed Ebitda dal 3,1 del 2022 a quota 2,4 (a fronte di una media nel settore di 3,1). Al termine del triennio 2025-2027 il rapporto dovrebbe attestarsi al 2,5, ancora, ben al di sotto della media di settore. 

Nei prossimi anni la transizione ecologica e la rivoluzione digitale innescheranno un rapido incremento dei consumi elettrici, che rappresenteranno una quota sempre più rilevante della domanda di energia. Entro il 2050 si stima che nell’Unione europea il fabbisogno elettrico sarà raddoppiato o addirittura triplicato rispetto ai livelli attuali. 

Si è già detto sopra degli investimenti previsti da Enel sul potenziamento delle Reti elettriche e sulle installazione di impianti a fonte rinnovabile. Ma non è tutto. Nel suo nuovo Piano Strategico il Gruppo ha confermato anche l’obiettivo di raggiungere il traguardo delle “zero emissioni” entro il 2040 e di chiudere tutti i rimanenti siti a carbone entro il 2027 (previa autorizzazione delle autorità competenti).

Ti potrebbe interessare
Economia / Chi sta vincendo la corsa globale all’intelligenza artificiale
Economia / Prezzi esagerati, Cina e ritardo sull’elettrico: da dove nasce la disfatta europea dell’auto
Economia / Terna: Standard Ethics migliora il rating a “EE+”
Ti potrebbe interessare
Economia / Chi sta vincendo la corsa globale all’intelligenza artificiale
Economia / Prezzi esagerati, Cina e ritardo sull’elettrico: da dove nasce la disfatta europea dell’auto
Economia / Terna: Standard Ethics migliora il rating a “EE+”
Economia / Superbonus 110: il progetto di cartolarizzazione per salvare l’edilizia italiana
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Economia / Tronchetti Provera: “La crisi dell’automotive deriva dalle scelte ideologiche e irrealistiche dell’Ue”
Economia / Culti Milano Group cede il 25,11% di Bakel, il brand di skincare che si pone come prossimo step la quotazione in borsa
Lavoro / Conto Aziendale di Fondartigianato: le novità del 2024 migliorano lo strumento a disposizione delle imprese e dei lavoratori
Economia / Perché la spesa militare si esprime in percentuale al Pil?
Economia / Il regalo del ceo dell'Antico Vinaio ai suoi dipendenti: "Un milione di euro di welfare"