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Home » Economia » Pensioni

Quota 100: quanto conviene anticipare la pensione?

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QUOTA 100 COME FUNZIONA – Quota 100 è la riforma del sistema pensionistico contenuta nel decreto approvato il 17 gennaio dal Consiglio dei ministri. A seguito della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del provvedimento licenziato dall’esecutivo Lega-M5s l’Inps ha dato comunicazione delle modalità per l’invio delle domande al fine di accedere al pensionamento anticipato.

A partire dal 29 gennaio 2019, quindi, l’istituto di previdenza ha iniziato a ricevere le domande per Quota 100 e per le altre opzioni come la pensione anticipata, l’ape social e opzione donna.

LEGGI ANCHE: Pensioni, Quota 100: ecco come presentare la domanda sul sito dell’Inps | Istruzioni

Quota 100 ultimissime come funziona | Conviene andare in pensione con Quota 100?

Progetica, società di consulenza indipendente in educazione e pianificazione finanziaria e previdenziale, ha realizzato per la sezione economica del Corriere delle schede con delle simulazioni per le nuove forme di pensionamento anticipato. Attraverso di esse è possibile farsi un’idea circa la convenienza o meno di lasciare il lavoro in anticipo.

quota 100 istruzioni domanda

Attraverso il grafico è quindi possibile valutare la convenienza dell’anticipare l’uscita da lavoro. Andando in pensione con Quota 100 il lavoratore ha la possibilità di lasciare il lavoro fino a 5 anni e 4 mesi prima, a condizione però di subire un taglio sull’assegno che può arrivare fino al 30 per cento.

Quota 100 ultimissime come funziona | Le finestre di uscita

Con Quota 100 è previsto un intervallo di tempo dal momento in cui vengono maturati i requisiti a quello in cui viene liquidato l’assegno: tali cosiddette finestre di uscita sono di 3 mesi per quanto riguarda i lavoratori del settore privato e di 6 mesi per quelli del pubblico.

Se si sceglie di aderire alla riforma che intende superare la legge Fornero, inoltre, non è possibile cumulare la pensione con altri redditi da lavoro; è consentita unicamente la prestazione occasionale il limite è fissato a 5 mila euro lordi annui.

In questa seconda tabella è possibile valutare le tempistiche di uscita da lavoro, e quindi l’effettivo anticipo, sempre in paragone con la pensione anticipata e quella di vecchiaia.

Quota 100 ultimissime come funziona | Di quanto diminuisce l’assegno?

Naturalmente, come illustrato nella tabella seguente da Progetica e come già anticipato, andare prima in pensione prima comporta il fatto di versare meno contributi ma di avere una speranza di vita maggiore. Per fare la miglior scelta, quindi, è necessario valutare la diminuzione dell’importo sull’assegno e gli eventuali benefici personali tratti da un’uscita anticipata dal servizio.

quota 100 istruzioni domande

Naturalmente con Quota 100 l’assegno avrà un importo inferiore rispetto allo stipendio, il quale rimarrà tale fin quando il beneficiario non raggiungerà i requisiti per la pensione di vecchiaia.

Quota 100 ultimissime come funziona | Quanto si perde complessivamente?

Il grafico sottostante illustra i requisiti e le principali caratteristiche delle opzioni per il pensionamento. Se si sceglie Quota 100 è molto importante conoscere la differenza, a livello di ricchezza previdenziale complessiva, con la (normale) pensione di vecchiaia.

Prendendo il caso – come riporta il Corriere – di un lavoratore dipendente con uno stipendio di 2 mila euro netti al mese che matura i requisiti per Quota 100 il prossimo anno, quindi nel 2020, la differenza tra anticipare o meno sarebbe di quasi 185 mila euro.

Quota 100 ultimissime come funziona | Il caso delle donne

Andando Quota 100, in un certo senso, a penalizzare le donne perché queste hanno in genere carriere contributive più corte dei 38 anni previsti dalla nuova misura, è stata prevista un’opzione ad esse dedicata.

Opzione Donna permette alle lavoratrici nate entro il 1959 (se autonome) e il 1960 (se dipendenti) di anticipare la pensione e uscire da lavoro con 35 anni di contributi. A quel punto, però, la loro pensione viene calcolata con il sistema contributivo. Anche qui, naturalmente, c’è una penalizzazione sull’assegno e sulla ricchezza previdenziale complessiva.

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