Procedura d’infrazione, Tria continua ad escludere una manovra correttiva: 3 miliardi di risparmi da reddito di cittadinanza e Quota 100
Quota 100 ultime news, Tria: 3 miliardi di risparmi da riforma pensioni e rdc
Quota 100 ultime news | Il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, continua a ripetere che non ci sarà “nessuna manovra correttiva” a seguito della decisione della Commissione europea di valutare l’apertura di una procedura d’infrazione per debito eccessivo nei confronti dell’Italia. E lo ha fatto anche durante il vertice di governo che si è tenuto questa mattina, 12 giugno, e a cui hanno preso parte il premier Giuseppe Conte, i due vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio, i due vice del vertice di Ecofin, Garavaglia e Castelli, Fraccaro e Giorgetti.
Tria punta tutto, pur di scongiurare correzioni alla manovra finanziaria che sarebbero ben complesse da gestire all’interno della maggioranza gialloverde, su un risanamento del deficit strutturale, sostenendo che sarà anche migliore rispetto a quanto promesso per il 2018 dal precedente esecutivo. D’altronde il ministro ritiene che ci saranno diversi risparmi provenienti dalle due misure bandiera del governo Lega-M5s, reddito di cittadinanza e Quota 100, i quali faranno calare il deficit al 2.1 per cento, un livello più basso rispetto alla precedente stima del governo di aprile (2.4 per cento) e a quella della Commissione Ue (2.5 per cento). Ma il disavanzo potrebbe calare fino al 2 per cento se le stime di Lega e M5s, che prevedono un risparmio che potrebbe arrivare a quota 3 miliardi, risulteranno reali.
Ad ogni modo l’obiettivo, secondo quanto riferito nel corso del vertice, è quello di “proseguire il dialogo con la Commissione europea sulla procedura d’infrazione con obiettivo di chiuderla in tempi brevi e senza penalizzazioni per il nostro Paese”. Il Comitato economico e finanziario, le cui valutazioni rispetto alla procedura d’infrazione erano attese nella serata di ieri, nel frattempo ha confermato quanto riferito dalla Commissione: l’ultima parola ora, però, spetta al vertice Ecofin del 9 luglio e intanto Tria sta cercando di scongiurare il via libera alla procedura nei confronti dell’Italia provando a dimostrare che il paese sta seguendo, e ha intenzione di continuare a farlo, un percorso per la riduzione del deficit.
Secondo fonti della Lega, infatti, nel corso del vertice sono stati organizzati “gruppi di lavoro” e messi in programma alcuni appuntamenti per “nuovi incontri con progetti e investimenti”. Tria, ad ogni modo, non ha nascosto la verità e le sue preoccupazioni: “Abbiamo un debito enorme e dobbiamo assolutamente evitare questa procedura d’infrazione che farebbe male all’Italia e all’Europa”.