Pensioni news, le ultime notizie di oggi | Quota 100, la proposta di Boeri
Da Quota 100 a Opzione Donna: tutte le ultime notizie e novità in materia di pensioni
Pensioni news e Quota 100: le ultime notizie di oggi
In questo articolo puoi trovare le ultime news e novità in tema pensioni. Tutte le notizie sul sistema previdenziale e sui programmi di pensionamento anticipato, da Quota 100 a Opzione Donna, aggiornate alla data di oggi, mercoledì 23 ottobre 2019.
Pensioni, la proposta di Boeri
L’ex presidente dell’Inps, Tito Boeri, propone un intervento sulle pensioni per superare il dilemma Quota 100 sì/Quota 100 no. La proposta prevede di concedere a chiunque abbia compiuto 63 anni la possibilità di andare in pensione, sebbene con un assegno di importo fortemente ridotto. L’economista ne ha parlato in un intervento a sua firma sul quotidiano La Repubblica.
Boeri è notoriamente contrario a Quota 100. Tuttavia, si dice contrario alla cancellazione immediata della misura, invocata tra gli altri dal nuovo partito di Matteo Renzi, Italia Viva. Secondo l’ex presidente dell’Inps, infatti, l’abolizione di Quota 100 dal primo gennaio 2020 rischierebbe di pregiudicare i tanti accordi stipulati in questi mesi nel settore privato facendo affidamento su questa misura di pre-pensionamento.
Boeri lancia allora una proposta: “Fare una riforma che estenda la libertà di scelta su quando andare in pensione, a partire da 63 anni, a tutte le generazioni che verranno, non solo a quelle oggi coinvolte da Quota 100, imponendo le riduzioni attuariali, che oggi si applicano alla sola quota contributiva delle pensioni, sull’intero importo della pensione”.
Il Governo, secondo l’economista, “può riparare almeno in parte questi gravi danni arrecati al patto intergenerazionale concedendo maggiore libertà di scelta alle classi dal 1960 in poi evitando al contempo di appesantire il fardello che graverà sui giovani lavoratori”.
Renzi dice che Quota 100 costa 20 miliardi, ma non è vero
Da settimane Matteo Renzi critica Quota 100 affermando che avrà un costo di 20 miliardi di euro in tre anni. Le cose, però, stanno diversamente.
Al momento della sua introduzione, il Governo M5S-Lega ha previsto uno stanziamento di 3,8 miliardi di euro per il 2019, di 7,8 miliardi nel 2020 e di 8,3 miliardi nel 2021. Tuttavia, nei suoi primi otto mesi di operatività, le adesioni a Quota 100 sono state molte meno del previsto: per l’anno in corso M5S e Lega avevano previsto che sarebbero arrivate all’Inps 290mila domande di adesione, ma al 30 settembre 2019 le domande formulate sono meno di 185mila e quelle accolte sono state circa 114mila.
Questa sovrastima sulle adesioni ha fatto sì che anche la spesa sia stata inferiore alle attese. Secondo un rapporto inviato dall’Inps al Parlamento a settembre, i costi complessivi di Quota 100 nel 2019 non dovrebbero superare i 2,1 miliardi di euro, a fronte dei 3,8 miliardi stanziati. E anche per i prossimi anni si prevede che la misura registrerà meno adesioni del previsto e quindi ci dovrebbero essere ulteriori risparmi di spesa. Il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, ha calcolato che nel 2020 potrebbero avanzare altri 2,3 miliardi di euro, ma non si è spinto a fare ipotesi sul 2021. Uno studio della Cgil ritiene che nel triennio il risparmio complessivo potrebbe essere pari a 7 miliardi di euro.
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