Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:00
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Economia

Cos’è l’Opec, l’organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio che controlla il mercato del greggio

Immagine di copertina
Credit: Getty Images

L’Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio (Opec) è stata fondata nel 1960 a Baghdad da Arabia Saudita, Iraq, Iran, Kuwait e Venezuela.

I membri al momento sono: Algeria, Angola, Arabia Saudita, Ecuador, Emirati Arabi Uniti, Iran, Iraq, Kwait, Libia, Nigeria, Venezuela, Gabon e Indonesia. Il Qatar ha annunciato l’uscita dall’Organizzazione il 3 dicembre 2018.

Il cartello petrolifero è stato creato con lo scopo di negoziare da una posizione di forza gli aspetti relativi alla produzione del greggio, oltre a influire sul prezzo al barile così da proteggere gli interessi dei paesi esportatori.

La suprema autorità dell’organizzazione è la Conferenza, che dal 1965 ha sede a Vienna.

Gli stati membri OPEC controllano circa il 78 per cento delle riserve mondiali di petrolio, il 50 per cento di quelle di gas naturale e forniscono circa il 42 per cento della produzione mondiale di petrolio ed il 17 per cento di quella di gas naturale.

L’Opec è l’unica organizzazione che negli anni si è dimostrata in grado di influenzare l’andamento del mercato petrolifero, intervenendo sul prezzo del greggio al barile. Nell’Organizzazione un ruolo fondamentale è svolto dall’Arabia Saudita, l’unico membro con capacità di scorta e in grado di aumentare la produzione se necessario.

Nel 1983 e 1984, l’Opec ha fissato delle quote massime di  produzione per i singoli paesi, in modo tale da regolare il mercato, ma le regole sono state spesso sospese momenti storici particolari, come la guerra del Kippur del 1973 o la prima guerra del Golfo.

Durante la crisi energetica del 1973, l’Opec si rifiutò di spedire petrolio verso le nazioni occidentali che avevano sostenuto Israele nella guerra del Kippur contro l’Egitto e la Siria. La decisione portò a un incremento del 70 per cento nel prezzo del greggio per cinque mesi, dal 17 ottobre 1973 al 18 marzo 1974.

L’organizzazione parallela dell’Oapec (Organizzazione dei Paesi Arabi Esportatori di Petrolio), fondata nel 1968 nel Kuwait, si occupa invece del coordinamento delle politiche energetiche dei paesi Arabi che fanno parte dell’Opec.

Ti potrebbe interessare
Economia / Donnarumma, AD di FS: “Puntiamo sulla coopetizione per affrontare le sfide della mobilità”
Economia / La rivoluzione mancata dell’IA e la prossima crisi finanziaria Usa
Economia / Non scommettiamo contro il dollaro
Ti potrebbe interessare
Economia / Donnarumma, AD di FS: “Puntiamo sulla coopetizione per affrontare le sfide della mobilità”
Economia / La rivoluzione mancata dell’IA e la prossima crisi finanziaria Usa
Economia / Non scommettiamo contro il dollaro
Economia / Dazi amari: perché la Trumpnomics rischia di scatenare una guerra commerciale e di impoverire gli americani
Economia / Ryanair rimborserà i consumatori per i costi extra del check-in
Economia / Record di Bitcoin: supera gli 87mila dollari grazie alla vittoria di Donald Trump
Economia / Trenitalia e FFS rinnovano la collaborazione per i collegamenti tra Italia e Svizzera
Economia / Msc, partono da Bari le crociere invernali verso il Mediterraneo Orientale
Economia / Ministero dell'Economia e Lufthansa litigano sul prezzo: la vendita di Ita rischia di saltare
Economia / Connessioni che contano: sfruttare il social trading per la crescita finanziaria