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Manovra, scende la spesa per la sanità: zero assunzioni e più fondi ai privati

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Manovra, scende la spesa per la sanità: zero assunzioni e più fondi ai privati

La spesa sanitaria sarà in calo costante per i prossimi tre anni. Secondo quanto previsto dalla legge di bilancio arrivata martedì scorso in parlamento, nel 2024 la spesa sanitaria scenderà dal 6,6 al 6,4 percento del pil. Livelli equivalenti a quelli del 2014, ben al di sotto di quanto speso, anche solo in termini relativi, da Germania, Francia e Regno Unito. Il calo proseguirà negli anni successivi, fino al 6,1 percento del 2026. “La manovra non lascia affatto intravedere un progressivo rilancio del finanziamento pubblico”, ha commentato Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe.

Per il 2024 il governo ha previsto 3 miliardi di investimenti, che per la maggior parte destinati al rinnovo dei contratti di medici e infermieri. Non ci saranno nuove assunzioni per reintegrare gli organici degli ospedali, a cui mancano 15mila medici e 65mila infermieri. Il Fabbisogno sanitario nazionale arriverà così a 134 miliardi nel 2024 e salirà a 135,3 miliardi nel 2025 e a 135,5 miliardi nel 2026. Cifre che, secondo Gimbe, non saranno sufficienti a coprire gli aumenti dell’inflazione.

Dei 3 miliardi previsti per il 2024, 2,4 miliardi (circa l’80 percento), andranno a coprire il rinnovo dei contratti. I rimanenti 600 milioni saranno destinati a misure per l’abbattimento delle liste d’attesa, criticate dagli addetti ai lavori. Di questi, 280 milioni serviranno per l’aumento degli straordinari (pagati ai medici fino a 100 euro lordi l’ora, 60 per gli infermieri), circa 123 milioni andranno ai privati accreditati con il Servizio sanitario nazionale (368 nel 2025 e 490 a partire dal 2026) e 50 milioni saranno destinati all’aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza (Lea).

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