Manovra, Nadef approvata: Conte conferma lo stop all’aumento dell’Iva, “ma non ci accontentiamo”
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri in conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri
Manovra, Nadef approvata: Conte, completa disattivazione aumento Iva
Manovra, il Consiglio dei ministri ha approvato la Nota di aggiornamento al Def (Nadef), momento fondamentale in vista della Legge di Bilancio 2020. Il primo obiettivo del governo Conte bis era lo stop all’aumento dell’Iva. Il premier Giuseppe Conte lo aveva annunciato già in mattinata: “Abbiamo trovato le risorse”. E la conferma arriva dalla bozza della Nadef: “La manovra di finanza pubblica per il 2020 comprende la completa disattivazione dell’aumento dell’Iva”. Previsioni al ribasso per il Pil, mentre il rapporto tra deficit e Pil è previsto al 2,2 per cento sia nel 2019 che nel 2020. Quanto alla misura del taglio al cuneo fiscale: sono necessari 2,7 miliardi nel 2020 e circa 5,4 miliardi nel 2021.
Manovra, la diretta della conferenza stampa di Conte LIVE
Di seguito le ultime notizie in tempo reale sulla conferenza stampa del premier Giuseppe Conte dopo l’approvazione della Nadef:
Inizia la conferenza stampa il premier Giuseppe Conte: “Abbiamo sterilizzato l’aumento dell’Iva, ma non ci accontentiamo di questo. Non ho avuto la fiducia del Parlamento solo per questo. Vogliamo ridurre il cuneo fiscale, è il nostro obiettivo, come abbassare le aliquote dell’Iva, tutto non possiamo fare nel primo anno, ma abbiamo impostato le riforme”.
E ha aggiunto: “Dobbiamo inasprire le pene per gli evasori. Ma dobbiamo anche incentivare l’utilizzo della moneta elettronica, ma lo vogliamo fare senza penalizzare nessuno. Stiamo lavorando a tante simulazioni per scegliere quella giusta. Non vogliamo penalizzare i commercianti, ma aiutare i consumatori”.
In più: “Vogliamo perseguire un family act per mettere ordine nelle misure per la famiglie. Approveremo un codice per le disabilità”.
La parola passa quindi al ministro dell’Economia Roberto Gualtieri: “Con la nota di aggiornamento al Def definiamo uno scenario di finanza pubblica per la prossima manovra solido e volto alla crescita”. Sulla manovra dice: “La manovra è di 29-30 miliardi”. “Abbiamo individuato 2,2 per cento deficit programmatico che definisce una manovra espansiva pari a 0,8 per cento del Pil, che comporta un utilizzo significativo dei margini di flessibilità previsti dalle regole europee e sono fiducioso che il dialogo costruttivo con la commissione europea consentirà di confermare questo obiettivo”.
Con il nuovo quadro del Def si “coniuga bene l’esigenza di assicurare un sostegno alla crescita, evitando una manovra restrittiva che avrebbe avuto un effetto negativo in una fase di rallentamento internazionale, è quella di “assicurare la solidità della finanza pubblica e di garantire un percorso graduale” di riduzione “del debito e del costo del suo finanziamento”. Così il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri.
Gualtieri ha aggiunto: “Il quadro delineato dal Def in vista della manovra “costituisce una base solida per un programma ambizioso che deve fare i conti con un’eredità impegnativa, sia per per il quadro internazionale, che per le ripercussioni sulla finanza pubblica che hanno avuto stagioni più tumultuose del quadro politico e dei rapporti con l’Europa”.
Rilevanti i dati sul calo dello spread. “Il minor costo del debito pubblico” per il calo dello spread vale “6 miliardi” che contribuiscono al successo della sfida a sterilizzare le clausole di salvaguardia. Così il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, al termine del Cdm che ha varato la nota di aggiornamento al Def, sottolineando che è importante “evitare contraccolpi”.
Al termine della conferenza stampa, rispondendo alle domande dei giornalisti, Conte ha detto: “Il salario minimo è nel programma di governo, collegato a un contratto di riferimento e al problema della rappresentanza sindacale e all’efficacia erga omnes dei contratti collettivi del lavoro”.
Ecco la diretta video di TPI della conferenza stampa: