Manovra, la lettera dell’Ue all’Italia: “Chiarimenti sul debito entro domani”
Per Bruxelles, il piano italiano "non rispetta il target di riduzione del debito per il 2020". Conte: "Non siamo preoccupati"
Manovra, la lettera dell’Ue all’Italia: “Chiarimenti sul debito entro domani”
Non è una bocciatura della manovra, né un avvertimento. Neanche un richiamo formale. La lettera che la Ue ha inviato all’Italia è più che altro una richiesta di informazioni aggiuntive, perché quelle contenute nella bozza della manovra 2020 consegnata martedì scorso non sono sufficienti a rassicurare l’Unione europea sul rispetto delle regole di bilancio. In particolare, una regola su tutte viene violata e per stessa ammissione del Governo: quella sul debito. “All’Ue daremo tutti i chiarimenti, non siamo preoccupati”, ha affermato il premier Giuseppe Conte ai cronisti, a margine dell’assemblea di Confesercenti.
Il piano italiano “non rispetta il target di riduzione del debito per il 2020”, scrive la Commissione Ue nella lettera all’Italia. La bozza, infatti, prevede un peggioramento del deficit strutturale di 0,1 per cento del Pil, “che manca il raccomandato aggiustamento strutturale di 0,6 per cento”, e “un aumento della spesa dell’1,9 per cento, che eccede la riduzione raccomandata di almeno lo 0,1 per cento”. Elementi che “appaiono non in linea” con le raccomandazioni, puntando ad un rischio di deviazione significativa” dallo “sforzo raccomandato”.
Una circostanza che fino ad oggi ha fatto rischiare all’Italia una procedura per debito eccessivo. È per questo che la Commissione Ue ha chiesto all’Italia “ulteriori informazioni sulla precisa composizione dei cambiamenti del saldo strutturale e gli sviluppi della spesa previsti nella manovra”, necessari per “stabilire se c’è un rischio di deviazione significativa dagli aggiustamenti richiesti” nel 2019 e 2020.
E c’è anche una scadenza molto ravvicinata, per fornire spiegazioni sulla manovra dopo la lettera della Ue. I chiarimenti chiesti da Bruxelles all’Italia dovranno arrivare entro domani, “per consentire alla Commissione di tenerli in considerazione prima di dare l’opinione formale” sulla manovra.
“La lettera della Commissione Europea all’Italia era attesa e rientra nell’ambito di un normale dialogo fra le parti che non desta preoccupazioni”. È quanto spiegano fonti Ministero dell’Economia. “La Commissione chiede chiarimenti che il Governo si appresta a dare entro domani”.
“La lettera prende nota della richiesta di flessibilità da parte del Governo italiano per eventi eccezionali e richiama la discussione, promossa anche dall’Italia, tenutasi nell’ultimo Eurogruppo del 9 ottobre sull’intonazione di bilancio (fiscal stance) dell’Eurozona”, proseguono dal Mef.
La Commissione Ue, intanto, “prende nota della richiesta italiana di utilizzare la flessibilità prevista” dalle regole del Patto “per prendere in considerazione gli effetti sul bilancio degli eventi eccezionali”, e “farà un’analisi approfondita della domanda, considerando i criteri di eleggibilità”.
Il premier Giuseppe Conte, in fondo, ci spera: ottenere da Bruxelles la possibilità di andare un po’ oltre il consentito sul rapporto deficit-Pil. E precisamente fino al 2,4 per cento. Questione di uno o due decimali rispetto a quanto già stabilito. La trattativa è in corso.