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Manovra, approvato per errore un emendamento da mezzo miliardo di euro: il testo torna in commissione

Immagine di copertina
Credit: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

Manovra, approvato per errore un emendamento da mezzo miliardo di euro: il testo torna in commissione

Un errore da quasi mezzo miliardo di euro rischia di ritardare la corsa della legge di bilancio. Durante la maratona notturna in commissione Bilancio per approvare gli emendamenti alla manovra, la maggioranza ha dato il via libera anche a una modifica proposta dal Partito democratico, che assegna ai comuni ben 450 milioni di euro.

Una somma che supera l’intero ammontare stanziato per la modifiche parlamentari alla legge di bilancio, pari a 400 milioni di euro, poi dimezzato per coprire le modifiche al testo preparato dal governo.

“Gli eventuali errori saranno corretti con un passaggio in commissione, se necessario”, ha dichiarato il ministero dell’Economia, che sta esaminando la misura per capire come ovviare all’incidente di percorso, attribuito secondo Il Corriere della Sera alla stanchezza o alla fretta. L’approvazione della legge di bilancio 2023 dovrà arrivare entro fine dicembre per evitare l’esercizio provvisorio.

L’arrivo nell’aula della Camera del testo della manovra è previsto per domattina. La bozza dovrà poi tornare in commissione, per stralciare l’emendamento e apportare altre correzioni, secondo quanto riporta La Repubblica.

La modifica, presentata dal deputato dem Andrea Gnassi, prevede che nel 2023 sia aumentato di 400 milioni di euro il fondo per la riduzione del disavanzo dei comuni italiani, in aggiunta a una dotazione di 50 milioni di euro da ripartire tra gli enti locali a cui è stata anticipata liquidità. Spese da coprire con una riduzione di 450 milioni di euro del Fondo per le esigenze indifferibili. L’emendamento, il numero 146.020, non era stato inserito neanche dal Pd tra quelli segnalati per l’approvazione. “Nella foga di dover approvare tanti emendamenti è partito qualche zero di troppo. Ma non è la prima volta e non sarà neanche l’ultima”, ha dichiarato il vicepresidente della Camera Giorgio Mulé (Forza Italia) a “Metropolis” sul sito di Repubblica.

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