Manovra 2020, torna l’ipotesi di abbassare il tetto del contante
Una vecchia soluzione per incentivare l'uso della moneta elettronica, carte di credito e bancomat
Manovra 2020, ipotesi di abbassare il tetto del contante
A poche ore dal Consiglio dei ministri decisivo per mettere a punto la manovra economica 2020 rispunta l’ipotesi di abbassare il tetto all’uso del contante. Il limite era sceso a 1.000 euro durante l’esperienza del governo Monti, poi fissato a 3mila durante l’esecutivo Renzi.
La misura del nuovo abbassamento del tetto del contante rientrerebbe nelle soluzioni per incentivare l’uso della moneta elettronica, bancomat e carte di credito, come strumento per la lotta all’evasione fiscale. Il governo Conte punta ad ottenere complessivamente dalla lotta all’evasione oltre 7 miliardi di euro.
L’ipotesi di queste ore per ridurre l’utilizzo del cash è quella di abbassare il limite nuovamente da 3mila a 1.000 euro. Il tema è sul tavolo in vista del varo della manovra e del decreto fiscale collegato ma una decisione ancora non sarebbe stata presa e, a quanto si apprende, non ci sarebbe accordo tra gli alleati sul punto.
La soglia a mille euro risulta dall’ultima bozza del decreto fiscale allegato in circolazione, datata 14 ottobre, all’articolo 19 del testo.
Il Cdm per varare la Legge di Bilancio è programmato per le ore 21 di oggi, 15 ottobre 2019. Entro mezzanotte il governo dovrà inviare a Bruxelles il Documento Programmatico di Bilancio che con l’ossatura della manovra 2020, le linee guida, i pilastri della prossima Legge di Bilancio.
Con il Dpb che viene inviato a Commissione Ue ed Eurogruppo gli Stati membri rendono pubblici “il progetto di bilancio dell’amministrazione centrale per l’anno successivo e i parametri principali dei progetti di bilancio di tutti gli altri sottosettori delle amministrazioni pubbliche”. Il documento, da distinguere dal Def, contiene gli obiettivi di saldo di bilancio del Paese e le proiezioni di entrate e spese.