Manovra 2020, torna l’ipotesi sugar tax: la tassa sugli zuccheri aggiunti
L'idea piace al ministro Fioramonti. E potrebbe valere 250 milioni l'anno
Manovra 2020, ipotesi sugar tax: tassa sugli zuccheri
A poche ore dal Consiglio dei ministri che varerà la manovra economica 2020, che metterà a punto la Legge di Stabilità, rispunta l’ipotesi di introdurre una sugar tax, una tassa sugli zuccheri aggiunti. Il balzello riguarda in particolare gli zuccheri aggiunti nelle bevande.
Stando a quanto riferiscono le agenzie di stampa che hanno raccolto le voci la sugar tax potrebbe valere circa 250 milioni di euro l’anno. Potrebbe invece essere fissata a 0,6-0,7 euro al kg la plastic tax, tassa sulla plastica. Ancora non ci sarebbe però una decisione definitiva sulle quantificazioni.
Il Cdm per varare la Legge di Bilancio è in programma oggi, martedì 15 ottobre, alle ore 21. Dopo il via libera alla manovra 2020 il governo dovrà inviare, entro mezzanotte, a Bruxelles il Documento Programmatico di Bilancio che indica i pilastri della prossima Legge di Bilancio.
Il Dpb è stato introdotto da un regolamento Ue del 2013 e viene inviato da ogni Stato membro a Commissione Ue ed Eurogruppo. Con il documento programmatico I vari Paesi comunicano “il progetto di bilancio dell’amministrazione centrale per l’anno successivo e i parametri principali dei progetti di bilancio di tutti gli altri sottosettori delle amministrazioni pubbliche”. Il Dpb, diverso dal Def, indica obiettivi di saldo di bilancio del Paese e le proiezioni di entrate e spese.
Tra gli esponenti del governo favorevoli ad una sugar tax c’è sicuramente il ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti, che già a inizio settembre, appena incaricato di guidare il Miur, ha suggerito una tassa sulle merendine e sulle bevande zuccherate per dare maggiori fondi a scuola, università, ricerca. Oggi il ministro, parlando della manovra 2020 in chiave di Green new deal a un convegno di Legambiente, ha ribadito che serve il “coraggio di ripensare il sistema fiscale e di dire che la fiscalità non è mai neutra; impatta sulle scelte delle persone, le indirizza, e porta con sé un bagaglio normativo che dobbiamo sfruttare per raggiungere gli obiettivi” che ci poniamo per lo sviluppo sostenibile.
Fioramonti chiede dunque di “velocizzare” le scelte, facendo l’esempio di una rimodulazione dell’Iva fatta in modo “intelligente” e di quella che definisce la “sugar tax”, che avrebbe il “doppio effetto positivo di indirizzare i comportamenti dei cittadini in modo più salutare” e di difendere l’ambiente.