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Home » Economia

Manovra 2020, ecco cosa prevede la bozza di legge di Bilancio

Immagine di copertina
Il ministro dell'Economia Giuseppe Conte e il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Credit foto: Angelo Carconi / Ansa

Dalle microtasse al taglio del cuneo fiscale: ecco le principali novità della bozza di ddl

Manovra economica 2020, cosa prevede

Gli ultimi due giorni sono stati decisivi per la messa a punto della manovra economica 2020. Ieri, martedì 29 ottobre, in un vertice di maggioranza di due ore a Palazzo Chigi è stato raggiunto un accordo sugli ultimi dettagli del disegno di legge di Bilancio e oggi, mercoledì 30 ottobre, si è svolta una nuova riunione.

“Abbiamo messo a punto gli ultimi dettagli manovra pronta per il parlamento”, ha fatto sapere il viceministro dell’Economia, Antonio Misiani, al termine dell’incontro. “Sull’impianto c’è piena intesa”, ha precisato. Ecco cosa prevede la bozza di manovra e quali sono le ultime novità.

Iva

Va innanzitutto evidenziato che con la legge di Bilancio 2020 è prevista la sterilizzazione dell’aumento dell’Iva, viene cioè annullato il rincaro delle aliquote che sarebbe scattato a gennaio 2020 per onorare la clausola di salvaguardia. Nel complesso la manovra vale 30 miliardi di euro, di cui 23 miliardi solo per bloccare l’aumento Iva.

Plastic tax e sugar tax

Per far fronte alle nuove spese sono previste una serie di nuove tasse, definite anche microtasse. Con la manovra 2020 è previsto un rincaro delle sigarette e vengono confermate plastic tax e sugar tax. La prima dovrebbe portare un gettito di circa un miliardo, la seconda di circa 200 milioni.

La plastc tax è un imposta da 1 euro al kg che si applicherà ai prodotti monouso, comprese le bottigliette di plastica, e risparmierà le plastiche riciclabili. La sugar tax è invece un’imposta sulle bevande con zuccheri aggiunti, che non peserà, però, sui prodotti destinati all’export.

Sigarette e cartine

Una delle microtasse riguarda poi cartine e filtri per le sigarette da arrotolare. La nuova imposta sul consumo, pari a 0,005 euro su ogni pezzo contenuto nelle confezioni, è a carico di produttori o fornitori nazionali all’atto della cessione ai tabaccai.

Per quanto riguarda le sigarette è previsto un aumento di 5 euro al chilo dell’accisa minima sui tabacchi lavorati. Per le sole sigarette sale di un punto l’onere fiscale minimo mentre aumenta per tutti, dai sigari al tabacco trinciato, l’aliquota dell’accisa (qui l’articolo completo). Non si interviene, invece, sulle sigarette elettroniche.

Cuneo fiscale

Uno dei punti principali della manovra 2020, una misura su cui il governo punta molto, è poi il taglio del cuneo fiscale. Si tratta di una riduzione delle tasse sul lavoro che consente ai lavoratori dipendenti di avere più soldi in busta paga: si riduce il gap tra retribuzione lorda e retribuzione netta. Il costo dell’operazione in questo caso è di 3 miliardi per il 2020 e di 5 miliardi dal 2021.

Il taglio dovrebbe arrivare dopo il via libera alla legge di Bilancio, con un decreto attuativo e dopo l’incontro con le parti sociali. La manovra porterà, per i beneficiari del taglio del cuneo fiscale, “40 euro netti al mese in busta paga”, ha dichiarato il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri. Per coloro che ricevevano già il bonus Renzi ci sarà un’integrazione.

Famiglia

Per quanto riguarda il welfare la principale novità è rappresentata dall’assegno unico per la famiglia, che non arriverà però subito, ma nel 2021. Si tratta di una misura per riorganizzare tutte le misure a sostegno della famiglia finora attive. L’assegno unico andrebbe a sostituire vari bonus bebè, bonus mamma, bonus asilo nido, bonus baby sitter. Il piano del governo prevede l’istituzione di un fondo famiglia con una dotazione di oltre un miliardo per il il 2021 e oltre 1,2 miliardi per il 2022.

Partite Iva

Con i due vertici sulla manovra è stata raggiunta anche l’intesa anche sulle Partite Iva, sui paletti per la flat tax per gli autonomi da inserire in manovra. Come richiesto dal Movimento 5 Stelle, è saltato il paletto sugli investimenti mentre restano altri due vincoli per accedere al regime agevolato, quello sulle spese per il personale, non più di 20mila euro, e il divieto di cumulo. Chi ha redditi per oltre 30mila euro non potrà aderire al regime forfettario al 15 per cento.

Detrazioni

Il governo metterà mano alla rimodulazione delle cosiddette tax expenditures, gli sconti fiscali su casa, sanità, figli a carico ed altro. Verranno però ridotti i benefici solo per i redditi più elevati, a partire dai 120mila euro l’anno in maniera progressiva fino a 240 mila euro. Dopo la soglia di 120mila euro lo sconto si ridurrà  fino ad azzerarsi oltre i 240mila euro.

A partire dal 2020 poi, quindi per le dichiarazioni dei redditi 2021, per ottenere tutte le detrazioni fiscali al 19 per cento le spese dovranno essere certificate con bonifici o pagamenti con bancomat o carte.

Moneta elettoronica

Sul fronte delle entrate nella manovra economica 2020 assume un ruolo centrale la lotta all’evasione fiscale. Il governo punta molto sugli incentivi all’utilizzo della moneta elettronica. Si prevede di arrivare a 3 miliardi per incentivare chi paga con carte di credito e bancomat. Il piano prevede anche un meccanismo di cashback, di rimborso di una parte delle spese effettuate: chi pagherà con uno strumento elettronico, sullo stesso strumento otterrà un ritorno di risorse pari al beneficio che sarà stabilito (ecco come funziona).

Per i dettagli del cashback bisognerà aspettare alcuni mesi. Sarà un decreto del ministero dell’Economia entro aprile 2020, sentito il Garante della Privacy, a stabilire come e quando distribuire i rimborsi in denaro. Probabilmente come criteri verranno indicati anche il volume e la frequenza degli acquisti tracciabili.

“Stimiamo che verranno rimborsati 100-200 euro a consumatore” l’anno, con un incentivo “tanto più alto quanto più alta l’adesione” all’utilizzo della moneta elettronica, ha detto il ministro Gualtieri.

Imprese

Per quanto riguarda il mondo delle imprese con la manovra 2020 verranno aumentati gli stanziamenti per Industria 4.0, per gli investimenti green ad alta tecnologia. Nel vertice di ieri è stato aggiunto uno stanziamento di 140 milioni. È stato rifinanziato il super ammortamento in investimenti ad altissima tecnologia, varato anche un credito d’imposta per la formazione di carattere avanzato, rifinanziata la legge Sabatini trasformata in ecosostenibile.

Ristrutturazioni

Oltre agli incentivi di Industria 4.0 vengono confermati anche i bonus per le ristrutturazioni edilizie e l’acquisto di mobili.

La bozza prevede un bonus facciate con detrazione al 90 per cento per le spese sostenute dai condomini durante il 2020. Ma sono diversi i bonus rifinanziati. Vengono rifinanziati quelli in scadenza per la riqualificazione energetica e la ristrutturazione edilizia. Sono rifinanziati per un anno il bonus ristrutturazioni, che prevede una detrazione del 50 per cento sulle spese sostenute fino ad un tetto di 90mila euro, e l’ecobonus, che prevede uno sconto dal 50 al 60 per cento per interventi di efficientamento ambientale per un massimo di spesa di 100mila euro.

Auto green

Una delle ultime novità riguarda il rinnovo del parco auto della pubblica amministrazione in chiave Green. Nel corso del vertice di maggioranza sulla manovra è rientrato parte del pacchetto pubblica amministrazione proposta dal ministro Fabiana Dadone e tra le norme quella che prevede dal 2020 l’acquisto o il noleggio di nuove auto almeno per il 50 per cento ibride o elettriche.

Trivelle

Vengono eliminate esenzioni e gli sconti fiscali sulle tasse dovute per i prodotti delle trivelle, contenute nella legge sulle royalties. Viene cancellata l’esenzione, una sorta di franchigia, sui primi 25 milioni di Smc (standard metro cubo) di gas e 20mila tonnellate di olio prodotti in terraferma, e i primi 80 milioni di Smc di gas e 50mila tonnellate di olio prodotti in mare. Eliminata pure la riduzione dell’aliquota, introdotta per tenere conto dei vari oneri compresi “trattamento e trasporto”, che i concessionari pagano allo Stato per i prodotti della coltivazione di idrocarburi.

Pensioni

Sulle pensioni non viene toccata Quota 100 e vengono prorogate di un anno l’Ape sociale e Opzione donna. La prima consente ai soggetti in condizioni di necessità che abbiano compiuto almeno 63 anni di età e 30 anni di contributi di andare in pensione. La seconda è invece garantita a tutte quelle lavoratrici che hanno maturato un’anzianità contributiva di almeno 35 anni a fine 2019 e un’età di 58 anni se sono dipendenti o 59 anni se sono autonome.

Statali

Per il rinnovo dei contratti dei dipendenti statali con la manovra arrivano altri 225 milioni nel 2020 e 1,4 miliardi nel 2021. La bozza di legge di bilancio porta infatti da 1,425 miliardi a 1,65 miliardi i fondi stanziati per il 2020 e da 1,775 miliardi a 3,175 miliardi i fondi per il 2021 destinati ai contratti della pubblica amministrazione.

Superticket

Sul fronte sanità viene eliminato, da luglio 2020, il superticket da 10 euro sulle prestazioni sanitarie e specialistiche.

Cedolare secca

Nessuna novità sostanziale sugli affitti. Viene reso permanente il regime di cosiddetta cedolare secca al 10 per cento per le locazioni a canone concordato, che a legislazione vigente sarebbe aumentato fino al 15 per cento a decorrere dal 2020 (qui l’articolo completo).

Spending review

Tra le ultime novità della manovra 2020 c’è una nuova spending review che toccherà anche emolumenti e gettoni di presenza negli organi di amministrazione e controllo pubblici, escluse le società. La bozza di legge di Bilancio conferma anche un nuovo tetto per gli acquisti intermedi di beni e servizi che non potranno superare le spese medie sostenute nel triennio 2016-2018, esclusa la sanità. Sarà un decreto della presidenza del Consiglio, entro giugno, a stabilire “criteri, limiti e tariffe” di emolumenti e gettoni, esclusi i rimborsi spese.

La manovra prevede infine un doppio meccanismo di freezing a garanzia della tenuta dei conti pubblici. Oltre al blocco di spese per un miliardo, si aggiunge anche un accantonamento specifico per Quota 100. Per il 2020 si prevedono infatti altri risparmi per 1,7 miliardi in totale (300 milioni nel 2020, 900 nel 2021 e 500 nel 2022) a garanzia dei quali vengono accantonate risorse equivalenti. Si prevedono poi due monitoraggi l’anno, entro il 15 marzo ed entro il 15 settembre, per liberare i fondi accantonati una volta perseguiti i risparmi.

La road map della manovra 2020

L’obiettivo della maggioranza è di chiudere entro venerdì primo novembre e di mandare il testo in Parlamento entro l’inizio della prossima settimana. L’esame del disegno di legge partirà dal Senato che al momento, però, non ha ancora aperto formalmente la sessione di Bilancio. Ovviamente l’approvazione definitiva delle due Camere dovrà arrivare entro il 31 dicembre.

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