Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 12:38
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Economia

Lombardia: l’economia circolare come chiave della ripresa post-Covid 19

Immagine di copertina
Una fase del riciclo delle materie plastiche (EPA/CLEMENS BILAN)

Si è chiuso "Lombardia Circolare", il ciclo di webinar organizzato da Unioncamere Lombardia e Camere di Commercio lombarde nel quale si è ribadita la centralità di un approccio più green per il rilancio delle imprese

La ripresa dell’economia lombarda, fortemente intaccata dal Covid-19, deve passare per un nuovo approccio fondato  sulla circolarità, sfruttando un potenziale che vede l’Italia al top europeo per produzione e gestione dei rifiuti. E’ quanto è emerso dal ciclo di webinar “Lombardia Circolare”, appuntamenti organizzati da Unioncamere Lombardia e Camere di Commercio lombarde nell’ambito del progetto “Politiche ambientali: azioni per la promozione dell’economia circolare”.

Al termine di un calendario composto da 19 webinar e due cicli formativi per responsabile gestione rifiuti in azienda, con oltre 1.000 partecipanti coinvolti, va riaffermata la vocazione naturale delle nostre imprese nei confronti dell’economia circolare. Secondo il rapporto annuale di Enea a Circular Economy Network, infatti, l’Italia registra le migliori prestazioni in termini di produzione e gestione dei rifiuti, mentre siamo secondi – dietro la Francia – per le materie prime seconde, quarti nel settore del consumo e terzi per innovazione.

Fonte dell’illustrazone: ENEA

Nello stesso tempo, si avverte la necessità di uno sforzo comune e di una chiara direttrice di sviluppo strategico, aumentando investimenti pubblici e privati che devono essere indirizzati verso obiettivi condivisi. Le imprese chiedono quindi una infrastruttura all’interno della quale operare, la formazione di nuove competenze (tecniche, organizzative, relazionali), una maggiore sensibilizzazione della Pubblica Amministrazione, incentivi per modificare i modelli di produzione e consumo, una transizione digitale del sistema e uno sforzo comune nella creazione di una cultura condivisa.

A loro disposizione è stato messo il questionario di autovalutazione 6Circolare? per identificare il percorso più idoneo per una transizione verso l’economia circolare. Lo strumento consente di analizzare il proprio livello di consapevolezza rispetto al tema, valutando se la propria organizzazione abbia già iniziato una transizione ed eventualmente a quale livello di maturità e implementazione si trovi, quali modelli di business sostenibile stia implementando e con quali criticità e vantaggi. Alle imprese partecipanti è inoltre chiesto di indicare quali risorse Unioncamere Lombardia potrebbe mettere loro a disposizione per favorire e rafforzare questa transizione.

Al termine della raccolta di tali dati, sarà possibile aggiornare una road map che si è già caratterizzata per interessanti approfonditi su temi quali l’Ecodesign (con un focus particolare sul tema del disassemblaggio) e l’Ecoinnovazione, tema affrontato sia dal punto di vista del prodotto che del processo (riduzione dei consumi e adozione di tecnologie pulite). Rispetto all’ecoinnovazione di sistema particolare attenzione è stata rivolta al tema della simbiosi industriale, una strategia di ottimizzazione che mira a generare vantaggi competitivi per le imprese attraverso il trasferimento di risorse, quali materia, energia, acqua, spazi, competenze.

Attraverso la simbiosi industriale, rifiuti e altre risorse inutilizzate generate dai processi industriali vengono recuperati per essere utilizzati da un’altra azienda, in genere operante in un settore produttivo diverso, generando un reciproco beneficio. L’approccio può condurre all’ottimizzazione dei processi industriali, al miglioramento della logistica e a favorire il trasferimento di conoscenze, aumentando conseguentemente la produttività di tutte le risorse disponibili e generando vantaggi economici e ambientali.

Ti potrebbe interessare
Economia / Federica Calvetti (ESG Coordinator di Eurizon): “La centralità della transizione in un mercato in costante evoluzione”
Economia / Donnarumma, AD di FS: “Puntiamo sulla coopetizione per affrontare le sfide della mobilità”
Economia / La rivoluzione mancata dell’IA e la prossima crisi finanziaria Usa
Ti potrebbe interessare
Economia / Federica Calvetti (ESG Coordinator di Eurizon): “La centralità della transizione in un mercato in costante evoluzione”
Economia / Donnarumma, AD di FS: “Puntiamo sulla coopetizione per affrontare le sfide della mobilità”
Economia / La rivoluzione mancata dell’IA e la prossima crisi finanziaria Usa
Economia / Non scommettiamo contro il dollaro
Economia / Dazi amari: perché la Trumpnomics rischia di scatenare una guerra commerciale e di impoverire gli americani
Economia / Ryanair rimborserà i consumatori per i costi extra del check-in
Economia / Record di Bitcoin: supera gli 87mila dollari grazie alla vittoria di Donald Trump
Economia / Trenitalia e FFS rinnovano la collaborazione per i collegamenti tra Italia e Svizzera
Economia / Msc, partono da Bari le crociere invernali verso il Mediterraneo Orientale
Economia / Ministero dell'Economia e Lufthansa litigano sul prezzo: la vendita di Ita rischia di saltare