Start-up, fucina di idee. E di lavoro
Articolo originale di lincmagazine.it
L’avvio di una start-up non significa solo il lancio di un business e di una impresa dall’idea rivoluzionaria, ma anche la creazione di un “laboratorio” occupazionale che al crescere esponenziale del business crea nuovi posti di lavoro.
Tanti gli esempi in Italia e all’estero di società nate in un garage e che contano oggi centinaia di dipendenti. Ad esempio, Miscusi, una start-up sia fisica sia digitale nata nel 2017 che offre un servizio di food delivery, ma focalizzato su uno dei pilastri italiani, la pasta. In nemmeno 2 anni, questa start-up di successo conta 300 dipendenti in tutta Italia.
D’altra parte, «il 70% delle start-up italiane ha creato posti di lavoro nel 2020, nonostante la pandemia» spiega la ricerca condotta da Vc Hub Italia, l’associazione che riunisce i principali attori dell’innovazione in Italia, ed Egon Zehnder, società internazionale che opera nell’executive search e nel leadership advisory.
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