Ma quale settimana lavorativa da 4 giorni, in Italia il 9,4% dei dipendenti lavora 50 ore a settimana
In Italia 2 milioni di lavoratori restano sul posto per 50 ore a settimana, contro le canoniche 40 ore ripartite in 8 ore al giorno per 5 giorni settimanali. Lo rivelano gli ultimi dati Eurostat aggiornati al 2022, secondo i quali il dato italiano del 9,4% dei lavoratori totali (circa 23 milioni) è tra i più alti in Europa: ci superano i lavoratori francesi con il 10,2%, in vetta c’è la Grecia con il 12,6%. Gli irlandesi sono al 9,1%, i portoghesi sono come noi al 9,4%. In Romania il dato precipita al 2,2%, in Bulgaria allo 0,7%.
Il dato riapre il dibattito sulla settimana corta da 4 giorni lavorativi: in Italia due gruppi la stanno sperimentando, Lavazza e Intesa. La soluzione viene incontro a una maggiore richiesta di equilibrio tra lavoro e vita privata sorta nei dipendenti dopo il periodo di pandemia, ma avvantaggia anche le aziende riducendo le spese aumentate vertiginosamente dopo l’inizio della guerra in Ucraina.
Mentre in Gran Bretagna un rapporto governativo ha evidenziato come la maggior parte delle aziende che ha partecipato alla sperimentazione – circa 60 – ha deciso di voler proseguire, nel nostro Paese si è fermi alle dichiarazioni del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso: “Sono disposto a riflettere partendo dalla realtà – diceva a febbraio – Tutto va messo in sintonia con una saggia politica industriale con l’obiettivo di aumentare produttività e occupazione”. “Sono chiacchiere”, replicava il leader della Cgil, Maurizio Landini. Ma anche gli industriali stanno riflettendo: “Siamo dispostissimi a sederci e a ragionare, ma non in maniera ideologica, o vanno in crisi l’occupabilità e l’occupazione in Italia”, le parole del presidente di Confindustria, Carlo Bonomi.