Il Reddito di cittadinanza non sarà esteso ai senzatetto: la Camera boccia l’emendamento
Reddito di cittadinanza senza residenza | Persone senza fissa dimora
Il reddito di cittadinanza non potrà essere esteso alle persone senza fissa dimora, o almeno non nella sua parte iniziale.
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L’emendamento per l’estensione della misura anche ai senzatetto era stato presentato dal deputato di Fratelli d’Italia Walter Rizzetto, ma è stato dichiarato inammissibile. A sostegno della modifica si era espresso anche il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico.
La proposta era stata pensata per aggirare il problema della mancata residenza, uno dei requisiti richiesti per accedere al reddito di cittadinanza, sostituendola con quella fittizia o con la residenza in base al luogo di nascita.
La commissioni Bilancio e Finanze della Camera però ha stabilito che tale emendamento è da considerarsi inammissibile.
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Solo poco tempo fa sulla questione si era espresso lo stesso presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, che aveva affermato che il “problema della residenza è superabile ed è già in atto un progetto” che avrebbe permesso di far accedere alla misura anche i senza fissa dimora.
Come spiegato da Tridico durante un’audizione alla Camera, in Italia esiste una legge risalente al 1953 che “consente a tutti gli italiani di avere la residenza nel luogo di nascita. Molti cittadini italiani quindi hanno la possibilità di installare la residenza in una via fittizia dove l’individuo viene registrato”.
Il provvedimento, aveva aggiunto il presidente dell’Inps, non avrebbe avuto alcun “vantaggio elettorale mentre il vantaggio sociale e umano è enorme”.