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Home » Economia » Lavoro

Reddito di cittadinanza, i delusi ora pensano di rinunciare al sussidio: ecco tutte le info

Immagine di copertina
Credit: Tiziana FABI / AFP

Reddito di cittadinanza come rinunciare – Da alcune settimane l’Inps sta comunicando, a chi ha fatto domanda per il reddito di cittadinanza, se l’istanza è stata accolta o meno e, in caso affermativo, qual è l’importo dell’assegno riconosciuto.

Molti beneficiari sono tuttavia rimasti delusi per la somma che è stata riconosciuta loro (ne abbiamo parlato qui). Per questo alcuni di loro stanno valutando l’ipotesi di rinunciare al sussidio, in modo da essere sollevati dagli oneri che questo comporta, come il dover frequentare dei corsi di formazione e accettare una delle prime tre proposte di lavoro.

Il commento di Luca Telese: Quasi 100mila persone rinunciano al reddito di cittadinanza? Significa che la misura funziona

Tutte le ultime news sul reddito di cittadinanza

Tutte le informazioni sul reddito di cittadinanza

L’importo può essere deludente rispetto alle aspettative perché molti dei potenziali beneficiari si aspettavano di ricevere i 780 euro di cui si è tanto parlato. In realtà questa è solo la somma massima che può essere erogata dallo Stato agli aventi diritto.

Reddito di cittadinanza: come si calcola l’importo

Il 58 per cento riceve meno di 500 euro

Reddito di cittadinanza: la carica dei delusi

Ma quale è la procedura per chiedere la disdetta del reddito di cittadinanza? Cerchiamo di fare chiarezza.

Ad oggi l’Inps non ha dato istruzioni su come è possibile rinunciare all’assegno e nemmeno nel decreto che ha istituito il reddito di cittadinanza se ne parla.

La procedura per le disdette dovrebbe essere resa nota entro la metà di maggio. Nel frattempo la strategia migliore per chi si trova in questa situazione è quella di attendere.

La normativa stabilisce intanto che il diritto all’assegno decade se non si sottoscrive la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro o se non si firma con il centro per l’impiego il cosiddetto Patto per il Lavoro o Patto per l’Inclusione sociale, oppure ancora in caso di assenze ingiustificate ai corsi di orientamento e formazione professionale.

È bene precisare anche che, una volta decaduto il reddito di cittadinanza, non si può fare nuova domanda per il sussidio prima di 18 mesi.

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