Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 04:07
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Economia » Lavoro

Morti lavoro 2019, Inail: “Da gennaio a luglio, 599 decessi”

Immagine di copertina

I dati dei primi sette mesi del 2019 hanno segnato un aumento delle vittime del 2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Calano, invece, gli infortuni

Morti lavoro 2019, Inail: “Da gennaio a luglio, 599 vittime”

Erano al lavoro in una vasca in una discarica di rifiuti, e sono morti probabilmente asfissiati, i due operai che hanno perso la vita lo scorso 29 agosto a Matera. Leonardo aveva 52 anni, Donato ne aveva 53. I loro corpi sono stati trovati sul fondo della vasca di decantazione, a trenta metri di profondità, dove è stata rilevata un’alta concentrazione di monossido di carbonio.

In provincia di Cremona, solo nel mese di agosto, sono morti tre lavoratori.

Marzio, 47 anni, ha perso la vita in provincia di Treviso, travolto da una massa di materiale nell’azienda di stampaggi dove lavorava. Nel Varese, a Gorla Minora, è morto Davide. Aveva 39 anni: è rimasto incastrato tra due rulli di un macchinario che gli hanno schiacciato il torace. A Ripi, vicino Frosinone, un operaio di 57 anni è rimasto sepolto da metri di terra in un cantiere.

Ci sono singole storie, e nomi, dietro i numeri dei morti di lavoro presentati dall’Istituto nazionale assicurazione infortuni sul lavoro (Inail). Una strage silenziosa, un elenco di 599 persone decedute in 181 giorni. Dati che, se comparati con quelli dello stesso periodo di tempo del 2018, segnano un aumento delle vittime del 2 per cento.

Le morti di lavoro sono cresciute al centro (da 110 a 120), al sud (da 119 a 134) e sulle isole (da 46 a 58). Sono diminuite leggermente nel nord-ovest (da 155 a 153) e nel nord-est (da 157 a 134).

Rispetto alle fasce di età, sono aumentate le morti di persone tra i 45 e i 54 anni (+ 43 casi) e tra i 20 e i 34 (+ 19). Hanno perso la vita più uomini (da 527 a 548) e meno donne (da 60 a 51). Più lavoratori comunitari (da 29 a 40) ed extracomunitari (da 64 a 71) e meno italiani (da 494 a 488).

Le denunce di infortunio, sempre secondo i dati diffusi da Inail, indicano un leggero miglioramento rispetto al 2018: a luglio sono state 378.671, 62 in meno rispetto alle 378.733 dei primi sette mesi del 2018 (- 0,02%).

Un’analisi di Pagella Politica evidenzia che le morti registrate nel primo semestre dell’anno, 482 infortuni mortali, sono il dato peggiore dal 2016, cioè da quando sono consultabili i bollettini trimestrali Inail. Il 2016 aveva registrato 1.018 vittime e il 2017 ne aveva contate 1.029. I primi sei mesi dell’anno in corso hanno superato il totale delle vittime del primo semestre del 2018, che già era stato il peggiore degli ultimi anni, con il 10% di vittime in più rispetto all’anno precedente.

Ti potrebbe interessare
Lavoro / Emigrazione giovanile in Italia
Lavoro / Cinque settori in crescita dove trovare opportunità di lavoro
Esteri / Quali documenti servono per trasferirsi all’estero
Ti potrebbe interessare
Lavoro / Emigrazione giovanile in Italia
Lavoro / Cinque settori in crescita dove trovare opportunità di lavoro
Esteri / Quali documenti servono per trasferirsi all’estero
Lavoro / King Kong Work: il tuo alleato per l’abbigliamento da lavoro personalizzato
Lavoro / Gadget personalizzati aziendali: guida alla scelta
Lavoro / Gestione dello stress sul lavoro: come prendersi cura del lavoratore in azienda
Lavoro / Team in Outsourcing vs Team interno: qual è il più vantaggioso?
Economia / Azimut Marketplace: che cos’è e come funziona
Lavoro / Posso fare un preventivo del Notaio online? Ecco cosa aspettarsi, tra modalità, costi e tariffe
Lavoro / Abilitazione insegnamento all’estero: la via spagnola sicura e riconosciuta del “Master en Profesorado”